DirettaCalcioMercato
·9 de diciembre de 2024
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Leonardo Bonucci, intervistato da Prime Video, ha toccato diversi temi della sua esperienza alla Juventus.
CAPITOLO ALLEGRI – “Per quello che ero io per la Juve e quello che ha fatto Allegri nei primi 5 anni è stata un’occasione sfumata non aver condiviso tutto il percorso. Con il mister, pur essendo andato via, sono tra quelli che ha giocato di più. Situazioni non ci hanno permesso di andare d’accordo. Eravamo provati dai metodi di Conte e avevamo vinto, lui arriva nel momento giusto come gestore. Poi però c’è il calcio e il campo. Noi eravamo abituati a dominare il gioco e in quel momento le idee non erano così chiare e diventata tutto più complicato. Allegri, avendo una grande squadra, gestiva ma dovevi essere tu a trovare la giocata.
Lo sgabello è una cagata, è colpa mia perché non volevo restare seduto e così mi potevo muovere – ha continuato -. La giornata prima col Palermo, Marchisio era rientrato dopo la rottura del crociato e al 60’ era morto. Gli faccio: Claudio fatti cambiare. Lui non voleva, io faccio segno ad Allegri: cambia l’8 perché è morto.
Dopo 5 minuti cambia Sturaro con Rincon e io gli faccio gesti e lui mi mandò a f*****o: “Pensa a fare il giocatore”, mi disse anche sei un c*****e, una roba del genere, ci sono i filmati. A fine partita rientro, mi trovo Landucci che prova a fermarmi e io lo sbatto contro la porta e sono entrato di corsa nello spogliatoio. Ci siamo attaccati finchè non ci hanno diviso. Poi sono andato da lui a dirgli: non hai capito cosa volevo dire. Si è riscaldato di nuovo col veleno che aveva e mi hanno riportato fuori e lì è finita.
Lui mi voleva fuori rosa, poi c’è stata una mediazione della dirigenza. Ho saltato il Porto e poi ho ricominciato a giocare ma lì ormai si era rotto. Nel tentativo di mediazione – mi dicono che sono importante e il mister è in scadenza -, prima della finale di Cardiff, rinnovano il contratto ad Allegri che per carità era anche giusto. Poi esce che io ho fatto casino nello spogliatoio di Cardiff e chiamo il direttore e gli dico: “Sono un patrimonio della società, non credi sia il caso di smentire visto che non è successo nulla?” e lui mi dice: “Noi non dobbiamo dire niente”.
Diversi mesi fa, Szczęsny aveva parlato così dei discorsi di Bonucci negli spogliatoi: “Quando parlava negli spogliatoi mi mettevo le cuffie”. Il difensore ha risposto così al polacco: “Sì ci sono rimasto male anche per la sacralità dello spogliatoio. Io parlavo per il bene della squadra, poi quando io parlavo lui non c’era, era chiuso in bagno non dico a fare cosa, ma ne ha parlato pure lui. Ha tirato in mezzo anche de Ligt ma io ho avuto un ottimo rapporto con lui. Era in un momento che ha lasciato il calcio poi è tornato, magari era confuso. Sono rimasto molto sorpreso dalla c****ta che ha detto”.