Calcio e Finanza
·28 de agosto de 2025
A cosa servono le fasce nel girone unico della Champions League

In partnership with
Yahoo sportsCalcio e Finanza
·28 de agosto de 2025
Tra le tante domande che i tifosi si pongono in vista della seconda edizione della nuova Champions, ce n’è una in particolare che anche quest’anno fatica a trovare una risposta: a cosa servono le fasce con il girone unico? Nonostante la competizione si sia “trasformata” in una sorta di campionato, le fasce non sono state eliminate e proprio al termine dei playoff di ritorno della serata di ieri abbiamo avuto a disposizione il quadro definitivo della qualificate.
Fino alla stagione 2023/24, essere inseriti in una determinata fascia in vista del sorteggio di fine agosto significava evitare di scontrarsi con avversari appartenenti alla medesima urna durante la fase a gironi. Un bel vantaggio, in particolare, per chi riusciva a conquistare prima e seconda fascia, abbassando in questo modo le probabilità di avere a che fare con il più classico “girone di ferro”.
Tuttavia, il nuovo format (che è stato introdotto nella passata stagione) ha cambiato le carte in tavola e ha apportato modifiche sostanziali alla competizione. Per quanto riguarda le fasce, le novità rilevanti sono sostanzialmente due:
E’ evidente, dunque, che il grande vantaggio per chi si trova nelle fasce più alte (evitare avversari della medesima urna, dunque le squadre sulla carta più forti) sia svanito a partire dalla passata stagione. Ed è proprio per questo che i tifosi si chiedono a cosa serva la divisione delle partecipanti in quattro diversi raggruppamenti da 9 squadre ciascuna.
Una risposta a questa domanda in realtà esiste, sia da un punto di vista logico, sia lato UEFA. A livello di logica, è chiaro che un “liberi tutti” avrebbe rischiato di portare a uno squilibrio competitivo interno. Alcuni club avrebbero potuto potenzialmente pescare diverse big, mentre altri si sarebbero potuti ritrovare con la “strada spianata” verso gli ottavi.
Una divisione appare dunque necessaria, anche se dal punto di vista dei tifosi il vantaggio dell’appartenenza a una determinata fascia è svanito. Ma cosa dice invece la UEFA? Per la Federcalcio europea, il nuovo sistema nel complesso ha una serie di ricadute positive sulla competizione, che si possono riassumere come di seguito:
L’ultimo punto, in particolare, emerge dalla nuova organizzazione delle fasce. Con il sistema attuale, gli scontri tra club di prima e seconda fascia (e dunque i big match) sono pari al 33% del totale, mentre grazie al nuovo format sono saliti fino al 50%, per un maggior numero di duelli tra i migliori calciatori e le migliori squadre in Europa.
Non solo. Secondo la UEFA aumentano infine anche le partite a equilibrio competitivo, perché gli scontri tra squadre appartenenti alla quarta e ultima fascia sono passati dallo 0% al 25% previsto dal nuovo format.