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·23 July 2025
Venezia, Stroppa: “I retrocessi vogliono la rivalsa. Nicolussi Caviglia? Sarei contentissimo se rimanesse”

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·23 July 2025
Giovanni Stroppa, allenatore del Venezia, ha rilasciato un’intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport:
“Ho trovato una squadra con una gran voglia di lavorare, mi ha quasi sorpreso, anche se il direttore Antonelli mi aveva detto che le teste sono quelle giuste. Devo dire che il campo l’ha confermato, vedo tra i giocatori retrocessi orgoglio e spirito di rivalsa“.
“Gli stranieri capiscono molto bene l’italiano, sono molto attenti alla mia proposta. Il problema non è la parola, ma capire in fretta cosa voglio da loro. Bisogna affrettare i tempi di apprendimento e io devo essere bravo ad accorciarli. Dobbiamo diventare forti e non lo siamo ancora per quello che ci aspetta“.
“Sono stato scelto per la mia idea e spero di ricambiare la fiducia. Per farlo devo portare i numeri, dare identità alla squadra e il percorso è duro“.
“Qui non percepisco delusione. Ho parlato con qualche tifoso, per provocarli ho detto: facciamo 40 punti e salviamoci. Questo perché la mentalità deve essere quella di fare battaglia, rimboccarci le maniche e crescere. Però qui c’è entusiasmo, un senso di appartenenza che poche volte ho riscontrato. I tifosi si sentono rappresentati dalla loro squadra, questo mi piace“.
“Non mi sono amareggiato, oggi mi sento valorizzato e questa è una tappa importante per la mia carriera. A Cremona penso di aver fatto qualcosa di eccezionale, lo dicono i numeri. Diciamo che solo dal punto di vista umano mi aspettavo da qualcuno qualcosa di più, ma dal punto di vista professionale ci sta: il contratto era scaduto e non era scontato rinnovarlo. Però abbiamo vinto insieme, ho potuto essere protagonista, e se non avessi vinto sarei stato contento lo stesso per come ho lavorato“.
“Addii? Pochi, per fortuna. Quelli che sono rimasti qui vanno benissimo. La società sa tutto, poi di fronte al mercato alzo le mani“.
“Permanenza di Nicolussi Caviglia? Lui e tanti altri, sarei felicissimo“.
“Per essere belli il percorso è lungo ma ci arriveremo. Prima ci arriviamo, prima esalteremo le doti dei giocatori, che sono tante“.
“L’anno scorso Adorante ha mostrato tante belle cose. Allenandolo è una bella sorpresa dal punto di vista umano: ha fame, ed è quello che ci vuole in questa B, soprattutto dopo una retrocessione“.
“Vedo tante belle squadre, ho fatto tanta B e conosco le situazioni. Guardo le neopromosse, le deluse del campionato scorso, le retrocesse: occhio, piedi piantati a terra, abbiamo solo un mese per essere pronti. Vedo tantissimi colleghi bravi“.
“Altri playoff con D’Angelo? Spero che vinca lui. Ma tanto io arrivo prima…“
“Sono felice di allenare a questo livello, mi sento fortunato perché la mattina mi alzo per andare da gruppi stupendi, mi piace da morire. Come migliorare i giocatori: vengo dal settore giovanile, ce l’ho dentro, è la cosa che preferisco fare“.
“Mi è dispiaciuto per Nunziata che aveva fatto un ottimo lavoro. Però anche Baldini sa migliorare i giocatori, ha valori umani eccezionali e anche lui saprà trasmettere il vero senso di appartenenza, fondamentale con la maglia azzurra“.