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Inter News 24

·17 July 2025

San Siro Inter, due passi avanti: Tar favorevole e accordo economico vicino tra club e Comune

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San Siro Inter, il progetto per il nuovo impianto sportivo è in continuo sviluppo: le ultime sullo storico stadio milanese

Il progetto per il nuovo San Siro torna a prendere forma concreta. Mercoledì 17 luglio si è rivelato un giorno decisivo per il futuro dell’impianto milanese e, indirettamente, per i piani di Inter e Milan, che mirano a costruire uno stadio moderno accanto all’attuale Meazza. Due sono le novità che alimentano l’ottimismo: la pronuncia del Tar della Lombardia e un principio d’accordo economico tra i club e il Comune di Milano.

La prima svolta è arrivata in ambito giudiziario. Il Tar ha respinto la richiesta di sospensiva presentata dal “Comitato Sì Meazza” contro la vendita dell’area su cui sorge lo stadio. Il ricorso puntava sull’immediata efficacia del vincolo storico-architettonico sul secondo anello, che, secondo il Comitato, renderebbe impossibile ogni demolizione. Tuttavia, i giudici hanno ritenuto legittima l’interpretazione del Comune, che fissa la data del vincolo al 10 novembre 2025, come indicato dalla Soprintendenza.


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Nonostante questa decisione positiva per i club, la battaglia legale non è ancora conclusa: il “Comitato Sì Meazza” annuncia che porterà avanti l’iniziativa davanti a Tar, Corte dei Conti, Procura della Repubblica e Anac, cercando anche il riconoscimento di un vincolo già esistente sulla tribuna Ovest.

Nel frattempo, arriva un altro segnale forte: Inter, Milan e Comune di Milano sono vicini all’intesa per l’acquisto dell’area. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, si lavora a un accordo sulla base di 197 milioni di euro, con la possibilità che il Comune partecipi ai costi di bonifica e smaltimento. In cambio, Palazzo Marino vuole evitare che le due società abbandonino Milano per costruire altrove — come il progetto rossonero su San Donato — lasciando San Siro inutilizzato.

Infine, si valuta l’inserimento di una clausola risolutiva che renderebbe nulla la vendita in caso di una futura sentenza contraria. La prudenza resta alta, ma le fondamenta per il nuovo stadio nerazzurro e rossonero iniziano davvero a prendere forma.

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