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LazioPress.it

·18 June 2025

Lotito contro la pirateria audiovisiva: "Tolleranza zero. Ora è un reato grave"

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Durante gli Stati Generali della lotta alla pirateria, tenutisi a Roma nell’aula magna “Carlo Mosca” della Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia, il senatore e presidente della Lazio Claudio Lotito è intervenuto in qualità di relatore della norma antipirateria, ribadendo con fermezza la nuova linea dura dello Stato contro il fenomeno della pirateria audiovisiva.

Lotito contro la pirateria

È per me un grande privilegio essere qui oggi, in un’occasione così significativa e qualificata, per discutere di un tema cruciale per il nostro Paese: la lotta alla pirateria audiovisiva. Una sfida che tocca la legalità, la sicurezza, l’innovazione tecnologica e, sempre più, la sovranità digitale dell’Italia. La pirateria non è una semplice trasgressione o un fenomeno marginale: si tratta di un’attività criminale organizzata che sottrae risorse vitali alla cultura, allo sport, e all’intera filiera dell’industria creativa. Chi produce valore, chi investe, chi forma, chi crea occupazione – tutti ne sono colpiti direttamente. Nel settore sportivo, per esempio, le stime più recenti parlano di oltre 300 milioni di euro l’anno di introiti illeciti derivanti dalla pirateria. Milioni di utenti accedono quotidianamente a contenuti sportivi attraverso piattaforme illegali, dispositivi contraffatti come il cosiddetto “pezzotto”, e flussi streaming pirata. Questo non è un danno astratto. È un colpo diretto ai club sportivi, ai giovani atleti, ai lavoratori dell’indotto. Significa meno investimenti nei settori giovanili, meno infrastrutture, meno possibilità per i nostri talenti. Ogni contenuto piratato è un furto. Un danno concreto che arricchisce chi opera nell’illegalità e penalizza chi rispetta le regole. Lo stesso vale per i settori audiovisivo, cinematografico, editoriale: pilastri della nostra identità culturale e della nostra economia. La pirateria mina il patto di fiducia tra chi crea contenuti e chi li consuma legalmente. Con questa consapevolezza, il Parlamento ha approvato – con spirito costruttivo e unitario – una risposta normativa forte e moderna: la legge 14 luglio 2023, n. 93. Una legge che ho avuto l’onore di presentare e difendere, e che ha visto il consenso unanime di tutte le forze politiche. Un risultato bipartisan di cui vado fiero. Questa legge conferisce ad AGCOM strumenti operativi innovativi e tempestivi, come il blocco dei flussi pirata entro 30 minuti dalla segnalazione. Una risposta concreta a un crimine che si consuma in tempo reale.

Continua il patron biancoceleste

A sostegno, è stata sviluppata – in collaborazione con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale – la piattaforma Piracy Shield: una tecnologia avanzata per monitorare, tracciare e oscurare contenuti illegali. La legge prevede anche l’obbligo per i provider di collaborare senza ritardi e introduce sanzioni significative: fino a 3 anni di reclusione per chi trasmette illegalmente, e multe fino a 5.000 euro anche per chi fruisce dei contenuti pirata. Abbiamo inoltre rafforzato il coordinamento tra AGCOM, Guardia di Finanza e Magistratura, per garantire un’azione incisiva e costante. Chi pensa che la pirateria sia una furbizia, deve sapere che è un reato. E sarà perseguito come tale. Questa legge segna un punto di svolta, ma non può bastare da sola. Serve una cultura condivisa del rispetto delle regole. Serve educazione, sensibilizzazione, soprattutto tra i giovani. Dobbiamo far capire che la pirateria è un attacco alla comunità, al lavoro, al merito. Dobbiamo costruire un’alleanza ampia: tra istituzioni, imprese, piattaforme, associazioni, forze dell’ordine e cittadini. Solo unendo le forze potremo difendere davvero il valore della nostra produzione culturale e sportiva. In questo senso, il lavoro promosso oggi da FAPAV e Ipsos è fondamentale. Offrono dati, strumenti, conoscenza, e un luogo di confronto costruttivo tra pubblico e privato. La nostra normativa è oggi un modello in Europa. Javier Tebas, presidente della Liga spagnola, l’ha definita “la più avanzata d’Europa”. Ma dobbiamo continuare a migliorarla. Personalmente ritengo che i costi per applicarla non debbano gravare su chi subisce i danni, ma essere sostenuti dallo Stato. Se vogliamo combattere questa battaglia fino in fondo, dobbiamo farlo con risorse adeguate. Concludo con alcuni ringraziamenti sentiti: Grazie alla Lega Serie A, ai broadcaster, ai produttori, alle piattaforme che hanno sostenuto questa battaglia.Grazie alla Guardia di Finanza, ad AGCOM, all’ACN per l’enorme lavoro svolto.E grazie ai colleghi parlamentari, di ogni schieramento, che hanno saputo unirsi per un obiettivo comune. Un ringraziamento speciale va alla FAPAV e al suo Presidente Federico Bagnoli Rossi. La FAPAV ha svolto un ruolo chiave: ha saputo costruire una rete di collaborazione tra istituzioni, imprese e società civile, promuovendo una vera cultura della legalità digitale. Il lavoro di sensibilizzazione e proposta portato avanti è stato decisivo nell’elaborazione e approvazione della legge antipirateria. La giornata di oggi lo conferma. È una dimostrazione concreta di cosa si possa realizzare quando si lavora insieme, con serietà e visione. Abbiamo ora gli strumenti. Sta a noi usarli con determinazione.Il messaggio che parte da qui è chiaro: la pirateria non è più tollerata. Chi la alimenta sarà fermato. Difendere i contenuti significa difendere il nostro futuro. E in questa battaglia, nessuno può restare in panchina.

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