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·24 May 2025
Inter, la squadra ha fatto la sua scelta: puntare tutto sulla Champions. Ora non resta spazio per rimpianti

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·24 May 2025
Tutto o niente. Sul piano sportivo, si intende. Quello economico è un discorso a parte, che interessa poco ai tifosi. In gioco c’è la Champions League, e vincerla non ha eguali: chi la solleva entra nell’élite del calcio, tutto il resto passa in secondo piano.
Anche uno scudetto lasciato “volontariamente” al Napoli, sacrificato in nome di un sogno più grande.
Perdere a Monaco, invece, significherebbe concludere una stagione lunga, intensa, spesso esaltante, senza trofei. Zero titoli. Ecco perché l’Inter ha scelto di rischiare tutto in una sola partita.
È una verità scontata, forse, ma è anche la realtà quotidiana dell’Inter di oggi. Una realtà vissuta più dai tifosi che dalla squadra o da Inzaghi, che da tempo hanno la testa fissa su una sola data: 31 maggio. La delusione per il campionato è stata messa alle spalle già il lunedì successivo alla partita con la Lazio. Da quel momento, ogni pensiero è andato a Monaco. È stato un rischio, certo, ma un rischio voluto: l’Inter ha spinto oltre i propri limiti pur di arrivare al grande appuntamento.
L’ultima sfida di campionato, quella contro il Como, è servita solo a mantenere il ritmo. Niente forzature, zero rischi, gestione oculata delle energie. Lautaro, protagonista del recupero contro il Barcellona, è stato preservato per arrivare al meglio alla finale. Stesso discorso per Thuram. Pavard, che contro i francesi avrà un ruolo cruciale, ha gestito le forze. Anche Frattesi, Bastoni, Dimarco, Mkhitaryan e Acerbi sono stati tutelati. L’unico vero dubbio resta Bisseck, ma ci sono buone possibilità che Inzaghi abbia l’intera rosa a disposizione.
Quella rosa che in tanti hanno definito una “doppia squadra”, spesso con un sottinteso di critica verso il tecnico. Ora, con questo gruppo, Inzaghi si gioca tutto. E lo fa senza distrazioni. Neppure quelle legate al suo futuro, che sarà argomento da affrontare solo dopo il 31. Oggi, l’unica priorità è la finale.
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