Inter, Acerbi-Juan Jesus come Sarri-Mancini: club infastidito dal comportamento del Napoli. Ma c’è una differenza | OneFootball

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·28 March 2024

Inter, Acerbi-Juan Jesus come Sarri-Mancini: club infastidito dal comportamento del Napoli. Ma c’è una differenza

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L’assoluzione di Acerbi dopo l’accusa di Juan Jesus a sfondo razziale ha scatenato molte polemiche. Il Napoli ha tutelato il proprio giocatore condannando la decisione del Giudice Sportivo e gli ha dato l’opportunità di difendersi con una nota ufficiale. Il brasiliano, che in un primo momento aveva deciso di accettare le scuse del collega e derubricare tutto a “cose di campo”, ha alzato la voce dopo le dichiarazioni del nerazzurro, che ha negato di aver proferito parole discriminatorie.

Inter, Acerbi-Juan Jesus come Sarri-Mancini: club infastidito dal comportamento del Napoli. Ma c’è una differenza

Stando a quanto raccolto dal Corriere della Sera, l’Inter sarebbe molto infastidita dal comportamento del Napoli e dalle dure parole che stanno utilizzando nei comunicati. Il club azzurro ha deciso di non aderire più a campagne della Lega Serie A contro il razzismo e ha puntato il dito contro Acerbi.


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I nerazzurri avrebbero allora chiamato in causa il precedente tra Sarri e Mancini, quando l’allora allenatore partenopeo aveva discriminato con parole omofobe il tecnico avversario. E il club di De Laurentiis in un comunicato scrisse che il mister non si era rivolto in maniera offensiva e invitata l’ex ct della Nazionale ad accettare le scuse. Un atteggiamento garantista che ora i campioni d’Italia in carica non stanno avendo. Ma tra i due casi c’è una grande differenza.

Il caso Sarri-Mancini fece molto discutere e il tutto si concluse con una squalifica di due giornate per l’allenatore del Napoli per “aver proferito parole pesantemente offensive, ma non discriminatorie”. Essendo l’ex allenatore dell’Inter dichiaratamente non omosessuale, fece cadere le accuse di omofobia rivolte all’allora tecnico azzurro. Una situazione gestita in modo grottesco, ma che almeno portò alla sanzione (anche se minima e garantista) del mister. Squalifica che per Acerbi invece non è arrivata e che ha scatenato le polemiche da parte del club e anche degli addetti ai lavori, con una morale che è emersa: si può discriminare a bassa voce?

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