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·26 April 2024

Indagine Milan, Furlani alla Procura FIGC: «Il club è di RedBird, nessun socio occulto»

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Esiste una fase due dell’inchiesta della procura di Milano sull’acquisto del Milan da parte di RedBird, fondo guidato da Gerry Cardinale. È l’indagine che ha aperto la FIGC all’indomani delle perquisizioni disposte dalla Procura di Milano. Che, dopo una prima seppur parziale trasmissione di documenti – scrive La Repubblica – ha cominciato a vivere di vita propria.

Nelle scorse settimane si è presentato, davanti agli investigatori del procuratore federale Giuseppe Chinè, l’amministratore delegato del Milan, Giorgio Furlani. Indagato (insieme all’ex CEO del club rossonero Ivan Gazidis) per ostacolo alle funzioni di vigilanza, ha spiegato come, dal punto di vista della società, non esista alcun giallo.


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«Il 99,8% del capitale del Milan è controllato da Red Bird, non c’è alcuna discrepanza rispetto a quanto dichiarato in Italia e quanto invece detto alla Sec, l’organo di controllo americano. E non c’è alcun socio occulto», ha spiegato in sintesi Furlani.

Una risposta chiara sul tema, considerando che la questione è delicata. Se infatti l’ipotesi accusatoria della Procura di Milano trovasse conferme, si potrebbe contestare al club la violazione dell’art. 32 comma 5 del Codice di giustizia sportiva sugli obblighi di comunicazione. C’è poi il 20 bis delle Noif che regola le “Acquisizioni e cessioni di partecipazioni societarie in ambito professionistico”.

E c’è, ancora, la possibilità di una contestazione di illecito amministrativo, come scritto dall’articolo 31 comma 1. Oltre all’articolo 4 su “lealtà, correttezza e probità” dei soggetti della Federazione. Il Milan da parte sua rimane sereno. Furlani è convinto di aver spiegato tutto quello che c’era da spiegare, in attesa di farlo anche con la Procura di Milano.

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