Giaretta: «Pafos in Champions League, una storia bellissima. Sogno di sfidare l’Inter a San Siro» | OneFootball

Giaretta racconta l’impresa del Pafos: dalla vittoria in campionato alla qualificazione alla Champions League. «Vorrei affrontare l’Inter a San Siro»

Il 26 agosto 2025 resterà una data indimenticabile per il Pafos, club cipriota capace di centrare una storica qualificazione alla fase a girone unico della Champions League 2025/26. Un traguardo che sembrava impossibile, raggiunto invece con un percorso sorprendente. A raccontare l’impresa è stato il direttore sportivo Cristiano Giaretta, intervenuto ai microfoni di TMW Radio.

«È una storia bellissima. Non me lo sarei aspettato così presto. Sono arrivato qui a dicembre 2023, abbiamo vinto il campionato e poi la Coppa di Cipro. Mi ha convinto questo progetto, sostenuto da due proprietari russi molto ambiziosi. Il sogno era la Champions League e oggi è realtà. Vincere il campionato era più fattibile, ma ci siamo costruiti il percorso passo dopo passo».

L’emozione della Champions e il sogno Inter

Il dirigente italiano ha sottolineato la forza mentale del gruppo, capace di reagire anche in contesti complicati come il Maracanà di Belgrado, dove si è giocata una delle partite decisive: «Ci stiamo regalando questo sogno. Mi mancava la Champions nel mio curriculum e avevo voglia di sentire quella musichetta. Ora ci siamo riusciti».

Guardando al sorteggio, Giaretta non ha nascosto un desiderio particolare: «Mi piacerebbe affrontare un’italiana, tornare in uno stadio importante. Vorrei giocare a San Siro, quindi contro l’Inter».

Il colpo David Luiz e il modello Pafos

In estate, il Pafos ha piazzato un acquisto di spessore: David Luiz, difensore brasiliano dal passato prestigioso in Premier League. «Voglio giocatori, non figurine. Con David abbiamo trovato un accordo di due anni, è un leader assoluto e vuole prepararsi al futuro da allenatore».

Infine, uno sguardo alla crescita del club: «Siamo nati nel 2014, i proprietari attuali sono arrivati nel 2017. Siamo un villaggio di 35mila abitanti: ieri allo stadio c’era il 30% della popolazione. Vogliamo consolidarci e costruire una storia di altri successi».