ESCLUSIVA PSB – Moreo: “Tramoni è clamoroso, infermabile. Inzaghi? Al suo arrivo ho detto agli altri che si giocava per vincere. La Serie A…” | OneFootball

ESCLUSIVA PSB – Moreo: “Tramoni è clamoroso, infermabile. Inzaghi? Al suo arrivo ho detto agli altri che si giocava per vincere. La Serie A…” | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: PianetaSerieB

PianetaSerieB

·23 May 2025

ESCLUSIVA PSB – Moreo: “Tramoni è clamoroso, infermabile. Inzaghi? Al suo arrivo ho detto agli altri che si giocava per vincere. La Serie A…”

Article image:ESCLUSIVA PSB – Moreo: “Tramoni è clamoroso, infermabile. Inzaghi? Al suo arrivo ho detto agli altri che si giocava per vincere. La Serie A…”

Tra i protagonisti assoluti della promozione del Pisa e fedelissimo di Filippo Inzaghi, Stefano Moreo ha conquistato ancora una volta la Serie A sul campo. Per l’ex Palermo un percorso straordinario in un’annata storica per il Pisa. Lo abbiamo intervistato in esclusiva: di seguito l’intervista completa.

Quando hai capito che la promozione potesse essere obiettivo reale?


OneFootball Videos


“Quando hanno annunciato Inzaghi, sapendo quello che dà alla squadra, al gruppo e alla piazza, ai compagni ho detto che quest’anno era tutta un’altra storia e che avremmo fatto qualcosa di grande. Dal girone d’andata poi abbiamo capito, stando sempre tra il primo e il secondo posto, non abbiamo mai mollato. Lo Spezia ci è stato sempre abbastanza vicino ma grazie alla forza che avevamo abbiamo sempre pensato di potercela fare”.

Sei stato con Inzaghi anche a Venezia, oltre che a Brescia: cosa e come è cambiato il Mister?

“La sua voglia di vincere non è cambiata così come quella di mettersi in gioco e lo trasmette a tutti noi. Come allenatore è migliorato tantissimo visto che a Venezia allenava da pochi anni. In Serie B credo sia tra i più vincenti in circolazione negli ultimi anni. Ai miei compagni dissi ‘Se prendono Inzaghi è perché puntano a vincere’. La gestione del gruppo l’ha sempre avuta ed è fortissimo in questo ma è migliorato molto nel gioco. Avendo anche il fratello che allena a grandissimi livelli si confrontano molto e si danno una mano a vicenda”.

Sarà il tuo primo anno in Serie A: cosa ti aspetti da te stesso dando per scontata la tua permanenza?

“Avevo già conquistato la Serie A sul campo ma non l’ho mai fatta. Sicuramente ci arrivo da un pochino più grande rispetto a qualche anno fa ma ho molta consapevolezza nei miei mezzi e in quello che posso dare alla squadra. Non so bene com’è il salto dalla B alla A a livello di campo: a vederlo è tutta un’altra cosa ma poi giocando contro grandi campioni e grandi squadre tutto è da vedere. Potrò dire la mia, a 32 anni sono nel pieno della mia carriera e spero di poter dare una mano al Pisa a rimanerci in A”.

Sei stato allenato da Dionisi ad Empoli: ti aspettavi questa parabola discendente e il flop a Palermo?

“Lo ritengo un allenatore molto valido. L’ho avuto un anno ad Empoli ma in quell’anno ha fatto benissimo, è stato un grande allenatore per noi e le sue qualità non si discutono. Quando ho visto che poteva andare al Palermo ho sperato perché io amo il Palermo ed amo la città e spero che possano tornare in Serie A. Io ci ho provato ma non ce l’ho fatta. A Palermo, con tutti questi soldi che girano, la città si aspetta molto e magari non sono riusciti a gestirla poi chiaramente in campo vanno i giocatori. Dispiace perché Palermo merita sicuramente il meglio e spero che in futuro riescano a mettersi apposto”.

Tra i tanti giocatori che nel vostro Pisa hanno fatto benissimo, l’occhio lo ha rubato Tramoni. Calciatore devastante in B, in Serie A potrebbe essere un craque?

“Quando sta bene non puoi fermarlo. Se vedi qualche partita di Serie A i giocatori rapidi e forti nell’uno contro uno si trovano bene: lui se trova spazio è difficile da fermare e può dire la sua in Serie A. È giovane e può ancora migliorare un sacco: se rimane collegato con la testa e se riesce a curarsi bene per limitare gli infortuni può fare bene. Quando gioca è clamoroso ed anche sotto porta ora non sbaglia quasi mai. Viene a prendere palla e poi è sempre pronto per fare gol, non ce ne sono tanti così”.

View publisher imprint