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·15 November 2024
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Roberto D’Aversa sta attraversando un periodo particolarmente difficile. Dopo l’esonero con il Lecce e la squalifica per la testata a Henry, ha dovuto affrontare anche un grave colpo personale: l’ictus che ha colpito sua madre (fortunatamente in via di recupero), seguito dalla paresi facciale. Nonostante queste difficoltà, l’allenatore dell’Empoli, con grande determinazione, non si è fermato e ha continuato a lavorare in panchina, presentandosi anche davanti ai microfoni nonostante i visibili problemi al viso. Ha raccontato la sua esperienza alla Gazzetta dello Sport.
“Stavo lavandomi i denti. La sera prima avevo cenato a Firenze con lo staff”, ha spiegato D’Aversa. “La bocca non rispondeva come doveva. Nei giorni precedenti non avvertivo i sapori, ma il tampone per il Covid era negativo. Ho chiamato il medico dell’Empoli, siamo andati al pronto soccorso e ho atteso quattro ore per gli esami, temendo il peggio. Alla fine è arrivato il verdetto: paresi facciale. Non sono mai stato un bel tipo, ma così… Sto facendo le cure, cortisone e integratori per i nervi. I primi giorni sono stati durissimi, la notte dovevo bendarmi l’occhio sinistro perché non riusciva a chiudersi. Per un po’ è stato impossibile mangiare e bere. Ora scherzo con la mia figlia più piccola, quando cerco di darle un bacio e la bocca va da un’altra parte. Ridendo, mi rendo conto di quanto siamo fortunati, di quanto la prevenzione sia importante e di quanto sia dura per chi nasce con certe difficoltà e magari subisce anche bullismo”.
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