FiorentinaUno
·17 July 2025
Dzeko si presenta: "Fiorentina un grande club. Conference un nostro obiettivo. La Champions..."

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·17 July 2025
Questa mattina presso il Wind3 Media Center del Viola Park ha preso la parola il nuovo acquisto della Fiorentina Edin Dzeko che ha risposto alle domande dei media presenti nel giorno della presentazione ufficiale. Di seguito le sue parole.
Edin ha trasmesso a tutti una grinta unica. Abbiamo fatto un incontro che alcuni bambini che appena lo hanno visto lo hanno assalito. Ci porterà tanta esperienza e qualità
Ferrari e Dzeko (Ph FiorentinaUno)
Cosa si aspetta Dzeko dalla Fiorentina? Prima di andare in Turchia non c'è mai stato niente. Mi aspetto cose da me. Sono io che devo dare alla Fiorentina qualcosa in più con la mia esperienza e qualità. Questo è un grande club ed è anche per questo che sono venuto. Voglio aiutare la Fiorentina a crescere I primi giorni di allenamento Ci stiamo conoscendo un po' tutti e negli ultimi giorni abbiamo fatto un po' di test fisici e piano piano il mister mi sta proponendo il gioco che vuole fare C'era anche il Bologna, perché la Fiorentina? Prima di tutto quando il mio procuratore Lucci mi ha detto di questa possibilità ho detto se possibile la facciamo subito. Io volevo tornare in Italia e in un grande club. Firenze è una bellissima città e tutti me ne hanno parlato bene. Tutte le scelte sono condivise con mia moglie. Sono veramente felice perché la Fiorentina è un grande club Ti senti di poter tornare in doppia cifra di gol? Bisogna prepararsi al meglio. Il resto viene dopo. Non mi pongo limiti e prima di tutto viene la squadra. Gol e assist sono il mio lavoro, poi dobbiamo avere l'ambizione di ottenere grandi risultati Ti vedi in un trio con Kean e Gudmundsson? Sono grandi calciatori. Kean lo scorso anno ha fatto vedere a tutti che giocatore è cos' come Gudmundsson che può fare ancora di più. La squadra viene prima di tutto. Ma sono d'accordo col mister che possiamo giocare insieme Hai sempre indossato la 9, te la darà Beltran? Vediamo, aspettiamo. Ho sempre avuto il 9 che è un numero importante per me, ma alla fine non è quello che conta tanto. Conta il campo L'esperienza che portano giocatori come Dzeko Penso che una squadra deve sempre avere giocatori giovani e anche di esperienza perché poi ci aiutiamo tra di noi. Noi con più esperienza cerchiamo di aiutare i giovani e in questi quattro giorni ho visto ragazzi per bene che vogliono lavorare. Il mister ha avuto un impatto positivo su tutti. Come dice il mister bisogna lavorare meglio degli altri Ritieni la Conference una manifestazione competitiva? In Turchia si poteva fare di più, ma lo rifarei. E' stata un'esperienza diversa, cultura simile a quella bosniaca. Peccato che non siamo riusciti a vincere. Conference? Abbiamo perso con l'Olympiakos ai rigori che alla fine l'ha vinta. Ho visto che anche la Fiorentina faceva le finali e anche se purtroppo le ha perse ti danno consapevolezza e ti fanno imparare. E' una competizione europea e ci tengo molto Cosa puoi insegnare a Moise? Nel calcio di oggi non vedo concorrenza in attacco, conta sempre la squadra e il risultato finale. Moise ha fatto vedere che bel giocatore è. Io sono venuto qua anche per aiutare i ragazzi a fare meglio. Non ho mai guardato me stesso ma la squadra intorno a me. Come ho detto prima, dobbiamo essere tutti preparati per cercare di fare grandi cose Cosa serve per rendere vincente questa Fiorentina? La Champions è la vostra grande sfida? Forse anche meglio che nessuno crede alla Fiorentina in Champions (ride ndr) Sicuramente la qualità c'è, poi deciderà il mister se ci serve qualcosa in più o no. Dobbiamo essere umili perché è un campionato difficile. Bisogna guardare in grande sempre su. Tutti devono essere disponibili. Siamo tutti bravi ragazzi Ancora sulla Fiorentina e la Champions Io da piccolo quando vedevo la Fiorentina di Batistuta che giocava in Champions. La Fiorentina ha fatto tre finali. Da questo si vede che vuole provare a vincere. Se pedi tre finali non è solo un caso e per questo la Fiorentina ha preso un allenatore che ha già vinto Sull'addio all'Inter e il trofeo internazionale che manca Non ho lasciato l'Inter con polemica, quello che dissi era la verità. Non mi piace tornare indietro, l'Inter ha fatto due anni bellissimi e non vedo l'ora di giocare a San Siro. So che li tanti sono rimasti contenti di me. Ora voglio dare il meglio solo per la Fiorentina. La Conference è un obiettivo e cercheremo di andare più avanti possibile. Ci teniamo tanto
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