Inter News 24
·23 August 2025
Diouf Inter, preparazione breve ma intensa: Chivu punta sul francese per il nuovo equilibrio tattico

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·23 August 2025
L’avvio di campionato per l’Inter non concede respiro. Nelle prime due giornate i nerazzurri affronteranno in casa Torino e Udinese, prima di fare visita alla Juventus alla ripresa dopo la sosta delle nazionali. Un calendario che nessuna altra pretendente allo scudetto si trova ad affrontare, come sottolinea il Corriere della Sera. Una vera e propria prova di maturità immediata per la squadra allenata da Cristian Chivu.
Il quotidiano spiega come la preparazione estiva sia stata più breve del solito ma anche molto intensa, lasciando il segno sul piano fisico e mentale. «In otto partite della gestione Chivu – quattro negli Stati Uniti e quattro amichevoli – l’Inter è andata sotto nel punteggio sei volte», scrive il giornale. Un dato che fotografa un gruppo ancora scosso dalle ferite della finale di Champions persa contro il PSG ma capace di reagire quasi sempre, mostrando carattere e capacità di rimettersi in corsa.
Nell’ultima settimana di scarico, in vista del debutto in campionato, è emersa la sensazione di un’Inter già pronta a competere, anche se non ancora brillante né completa. L’allenatore invoca una squadra «ibrida e imprevedibile», ma servirà tempo per costruirla e forse anche altri movimenti di mercato. Intanto è arrivato Andy Diouf, centrocampista francese classe 2003 acquistato dal Lens, indicato da Chivu come perno del nuovo 3-4-2-1.
Il giovane mediano, però, dovrà inserirsi in un contesto tattico complesso e in un campionato che conosce poco. Diverso, insomma, avviare la rivoluzione con un talento straniero piuttosto che con giocatori già rodati in Serie A.
Secondo il Corriere della Sera, sarà fondamentale integrare nel minor tempo possibile non solo Diouf, ma anche i nuovi arrivi Elhadj Bonny, Francesco Pio Esposito, Petar Sucic e Luis Henrique, senza disperdere i meccanismi consolidati durante l’era Inzaghi. Già si nota, infatti, un minore utilizzo della costruzione dal basso e delle sortite dei centrali difensivi, strumenti che nella scorsa stagione compensavano l’impiego di sole due punte.
Prima di abbandonare del tutto la vecchia strada del 3-5-2, la priorità resta fare il pieno di punti e certezze, per ridare fiducia a un ambiente che attende risposte dopo un’annata senza trofei.