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Matteo Rimoldi·4 July 2025
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Matteo Rimoldi·4 July 2025
Il rebus attacco continua a tenere banco in casa Juventus. L’arrivo di Jonathan David ha portato un primo tassello, ma il problema è tutt’altro che risolto.
A pesare come un macigno sulle casse bianconere è lo stipendio monstre di Dusan Vlahovic: dal 1° luglio il serbo incassa ben 12 milioni di euro netti a stagione. Una cifra insostenibile che la Juve non può più permettersi.
La situazione è chiara: Vlahovic è fuori dal progetto tecnico e la sua permanenza sta paralizzando il mercato in entrata. Serve una svolta, e serve in fretta.
In cima alla lista dei sogni bianconeri resta Victor Osimhen. Il bomber nigeriano del Napoli, di ritorno dal prestito al Galatasaray, è sul mercato, ma c’è un ostacolo enorme: la clausola da 75 milioni di euro non si applica ai club italiani e convincere De Laurentiis a trattare è, da sempre, un’impresa ai limiti dell’impossibile.
L’alternativa più concreta porta a Randal Kolo Muani. Il francese ha lasciato ottime impressioni durante il suo prestito alla Juventus, ma anche qui la strada è in salita: il PSG ha già respinto la prima offerta per un prestito con diritto di riscatto. Tutto fermo, tutto bloccato.
La chiave per sbloccare questo ingorgo ha un solo nome: Dusan Vlahovic. La Juventus non ha più tempo da perdere. Il serbo punta a restare fino alla scadenza del contratto nel 2026 per poi liberarsi a parametro zero. Ma la Juve non può permettersi di aspettare.
Secondo Tuttosport, Comolli sta valutando tutte le opzioni possibili. Nella prossima settimana è in agenda un incontro decisivo con l’agente del giocatore, Darko Ristic. Sarà il faccia a faccia della verità.
Sul tavolo ogni scenario è aperto. Si parla persino di una clamorosa risoluzione consensuale del contratto con una robusta buonuscita. In alternativa, si potrebbe ipotizzare un rinnovo-ponte di un anno, per spalmare l’ingaggio e consentire a Vlahovic di trovare una nuova squadra in prestito, giocando con continuità.
La Juventus è arrivata a un bivio: o Vlahovic fa le valigie, o il mercato resta bloccato. La sensazione è che, stavolta, la rottura sia davvero definitiva.
📸 Alessandro Sabattini - 2025 Getty Images