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·8 May 2024

Ausilio: «Cessioni pesanti Inter? No, opportunità! Leao fu vicino»

Article image:Ausilio: «Cessioni pesanti Inter? No, opportunità! Leao fu vicino»

Si è appena chiusa la lunga intervista di Ausilio, col direttore sportivo dell’Inter che si è espresso su un’infinità di temi. Dal rinnovo di Barella e Lautaro Martinez, fino al tradimento di Lukaku, giusto per citarne alcuni. Ecco come ha concluso con Biasin per Libero Quotidiano.

LE INDICAZIONI – Nuovi annunci di Piero Ausilio su cosa farà l’Inter in estate: «Confermo che sarà un mercato come quelli fatti in questi anni. Abituato? Non siamo particolarmente preoccupati. Sarà un mercato diverso dall’anno scorso, devi sistemare solo alcune cose. Quando dico di mercato chiuso è perché vedo una squadra che, se dovesse iniziare il campionato oggi, sarebbe pronta. Cessioni pesanti? A oggi non ci sono state comunicate queste necessità. Si può pensare a opportunità, sia per cedere sia per comprare. L’anno scorso ci furono quelle di Marcelo Brozovic e André Onana, oltre a Lukaku: per dire, non fosse arrivato il Manchester United con quell’offerta e il giocatore non avesse aperto saremmo andati avanti così».


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CONFERMATISSIMO – Fra i simboli dello scudetto dell’Inter c’è Federico Dimarco. Ma il suo percorso non è stato facile e Ausilio lo ricorda: «C’erano degli allenatori che ci dicevano che non era pronto nell’Inter. Questo succede: ogni tanto si fanno delle telefonate e qualcuno dice che non potevano entrare nello spogliatoio. Due sono titolari, ma non farò i nomi neanche sotto tortura. Sinceramente Dimarco non pensavo facesse così, abbiamo mantenuto il controllo nel ragazzo e continuavamo a prestarlo valutandolo in ritiro. Chi è stato illuminato, vedendo in lui cose che non avevamo visto, è stato Simone Inzaghi. Anche se lo vedeva da terzo all’inizio e lì abbiamo lavorato noi. Rafael Leao vicino all’Inter? Sì, ma non dico cos’è successo. Molto vicino: tra noi e il club, con la proprietà del Lille di allora, ebbi un incontro abbastanza breve e si trovò l’accordo. Ma non siamo andati avanti».

Ausilio dall’attacco alla difesa della prossima Inter

LE SCELTE – Ausilio si sposta sulla difesa, partendo da Yann Bisseck: «Era un’opportunità, sempre nel discorso dell’avere due giocatori per ruolo. Pensavamo di chiudere Benjamin Pavard, ma abbiamo deciso di buttarlo dentro. Se ci sarà l’opportunità di farne altri le coglieremo. Un difensore centrale in arrivo per l’Inter? Nell’immediato no. Oggi non sono previste uscite nel reparto: nessun giocatore è venuto a chiederci di andare via. Per quanto ci riguarda la difesa è a posto così, sento dire che qualcuno è vecchio ma farà un Europeo da titolare. Se i “vecchi” sono come Francesco Acerbi, Matteo Darmian e Henrikh Mkhitaryan me li tengo stretti: sono ancora integri e hanno tantissimo da fare».

NO SECCO – Ausilio chiude con le ultime valutazioni sul mercato dell’Inter: «Idea Alessandro Buongiorno? Assolutamente no. Poi, come direttore sportivo, non posso dire che non mi piaccia Buongiorno: mi piace e tanto, come Gleison Bremer e altri andati da altre parti. Tiago Djalò lo volevo davvero? Sì. Avevamo pensato a un inserimento a giugno, non a gennaio, e questo penso abbia fatto la differenza nella scelta del giocatore. Eravamo pronti a prenderlo a gennaio lasciandolo in prestito a un’altra squadra, lui si sentiva pronto di essere subito disponibile. Ora siamo tutti contenti. A settembre sarò contento se avrò la possibilità di continuare a lavorare con questo gruppo. Abbiamo già individuato due giocatori (Mehdi Taremi e Piotr Zielinski, ndr), se rimaniamo competitivi per lo scudetto sarò contento. Guardo sempre tante partite? Sì, i direttori sportivi lavorano di notte».

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