Hellas Verona FC
·7. Februar 2025
Zanetti: "Atalanta avversario fortissimo, continuiamo a dimostrare di essere una squadra unita" / VIDEO
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·7. Februar 2025
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Paolo Zanetti, rilasciate oggi alla vigilia di Hellas Verona-Atalanta, match valido per la 24a giornata di Serie A Enilive 2024/25, in programma domani, sabato 8 febbraio alle ore 15, allo stadio 'Bentegodi'.
Mister, mercato chiuso e ciclo di partite molto impegnative... “Rimaniamo concentrati sull’obiettivo. I ragazzi si stanno comportando da squadra e questo è l’antidoto per le problematiche. Il ciclo di partite è di livello altissimo, dobbiamo pensare gara per gara con la mentalità giusta, che possiamo giocarcela con tutti e portare a casa dei punti. Dobbiamo crederci, fermo restando la forza degli avversari. Dobbiamo continuare a dimostrare che siamo una squadra, con il nostro obiettivo fisso in testa”.
Contro l’Atalanta vedremo una coppia inedita a centrocampo con Bernede e Niasse? Mentre Serdar quanto starà fuori? “Serdar non ci sarà per circa 5 o 6 settimane. A centrocampo ci può essere la possibilità di vedere i nuovi insieme. Domani servirà tanta corsa e giocatori specifici. Niasse può darci una mano, l’abbiamo già visto. Bernede è da scoprire e mi ha fatto vedere di che pasta è fatto in allenamento. Avranno la possibilità di presentarsi subito alla realtà che hanno voluto a tutti i costi”.
È stato fatto quello che serviva sul mercato? I nuovi come li descriveresti? “Non so dare un giudizio, so il potenziale che mi ha messo a disposizione la società. Alla fine faremo i conti ora pensiamo a far rendere al massimo questa squadra. Qualche ragazzo è da scoprire, altri giocatori importanti sono da recuperare come Serdar e Duda. Continuiamo il nostro percorso, pensando settimana per settimana e sono sicuro che tutti daranno una mano. Sono arrivati ragazzi interessanti con del potenziale. Devono avere del tempo anche se c’è né poco. Dipende anche dai ragazzi che già ci sono che devono inserirli velocemente e noi come staff aiutarli a capire quello che vogliamo. Bernede è un centrocampista offensivo con buona tecnica, a noi per caratteristiche ci servono giocatori bifase. Lui, quindi, sicuramente deve aiutarci anche in difesa, ma l'ho visto con la mentalità giusta. Niasse è l’opposto, giocatore fisico di equilibro che fa filtro tra centrocampo e difesa e contrasta molto, con una mentalità di un certo tipo e una certa esperienza. Ci mancava come caratteristiche uno come lui. Oyegoke è un’alternativa a Tchatchoua a destra e devo capire se può giocare anche a sinistra, ha una buona corsa sia senza che con la palla. Valentini ha doti importanti ma non gioca dal 10 aprile, deve fare un percorso per essere al top quando servirà, è un mancino che ci manca che può fare il quinto e anche il braccetto. Devo ancora conoscere Slotsager che ha qualche problema fisico”.
Perché stai preferendo Bradaric a Lazovic? “Bradaric ha la stessa storia di Daniliuc, due giocatori che stanno facendo bene ed è giusto darli continuità quando fanno queste prestazioni. In questa fase Lazovic e Dawidowicz ci danno una mano dalla panchina, ma noi guardiamo partita per partita, quindi non è detto che sarà sempre così. Ora abbiamo un buon equilibrio e quindi guardo alla squadra non al singolo, senza mai andare sul personale. In attacco non avremo Livramento, che ci sarà dalla prossima. Abbiamo fatto esordire Ajayi, abbiamo soluzioni diverse come Lambourde, come Kastanos e Suslov, oltre a Mosquera e Sarr che stanno migliorando”.
Oltre Ajayi e Cisee, potranno esordire altri ragazzi dalla Primavera? “Cisse si allena con noi e sta crescendo cercando di migliorare le sue lacune, ha un grande talento e ha il futuro dalla sua parte e più va avanti più deve pensare di entrare in questa squadra. Credo in lui e i giovani possono avere un vantaggio dal fatto di essere numericamente con qualche assenza. Non faccio nomi di altri ragazzi della Primavera che seguo, ma ci sono ragazzi molto interessanti e allenati molto bene, che vedo anche quando si allenano con noi e se servirà non avrò problema a chiamarli”.
L’Atalanta che avversario è? “Un avversario che ha appena pareggiato a Barcellona. È una squadra fantastica e non voglio dire altro. Noi dobbiamo continuare ad essere una squadra, quello che non siamo stati all’andata. Se oggi abbiamo questi punti è anche per partite che come queste che ci hanno aperto gli occhi, come contro Atalanta e Inter, che ci hanno fatto andare più nello specifico nelle nostre qualità e difetti, ci hanno fatto aprire gli occhi per migliorare. Ora siamo in linea perfetta per l’obiettivo e gara per gara non dobbiamo perdere fiducia e rimanere ludici, ogni partita vogliamo dimostrare di essere una squadra che c’è”.
Può essere una carica far rivedere la partita d’andata ai ragazzi? “Preferisco di no, perché superarla è stata dura. Nel calcio succedono anche queste giornate anche se non dovrebbero, la bravura sta nell’andare avanti. Dobbiamo rimanere nel trend positivo, cercando di fare una grande partita, dando il massimo, correndo tanto avanti e indietro, difendendo bene a sfruttando le occasioni che avremo. Nessuno singolo può darci punti ma solo il collettivo, la squadra. L'energia è la cosa più importante".
Se prima serviva un’impresa ora serve un miracolo dopo questo mercato, sei d’accordo? “Qui bisogna fare un’impresa, una parola usata dal nostro Ds già dal primo giorno. È così dall’inizio e il mercato è in linea con questa parola e le nostre possibilità. Questa è la realtà non abbiamo tempo o energia per lamentarci e a me non piace, perché i giocatori non devono farlo e non devono avere alibi. Devono dare il 100%. Il mercato si poteva fare meglio o peggio, risponderà il Ds, pensiamo all’oggi, con i nostri calciatori e puntiamo a vincere il nostro scudetto, la salvezza alla 38a giornata”.
Ha paura di perdere Tchatchoua in Turchia? Sul mercato degli svincolati guardate qualcuno? “Sugli svincolati non so. A noi ci servono giocatori pronti e di queste situazioni si occupa il Ds. Su Tchatchoua non ho nessuna avvisaglia, penso che saremo questi fino alla fine”.
Kastanos difficilmente parte titolare, potrebbe trovare spazio con l’Atalanta dal primo minuto? “Sì, è una possibilità. Ultimamente Kastanos parte poche volte dall’inizio ma è un giocatore che mi mette sempre in difficoltà, è un giocatore forte, che ha determinate caratteristiche e in questo momento ne prediligiamo altre, anche se quando entra da sempre una grande mano e si impegna al massimo. Ho apprezzato molto il fatto che non abbia avanzato la voglia di andare via anche giocando poco. Ha sposato la causa in pieno e ha la mia totale stima. Le due punte pesanti a Monza ci hanno dato tanto, dipende dalla partita e dalla strategia. Ci tengo a dire che Kastanos è un giocatore importante che a gara in corso può cambiare le partite”.
Sei più triste per aver perso Belahyane o sollevato per aver perso solo lui? “Sono triste per i giocatori persi per squalifica e infortuno. Non per Reda che ha avuto un’opportunità importante. Lo ringrazio per quello che ha dato tutto il mese di gennaio, anche a Monza, pur essendo al centro del mercato. Poi le situazioni accadono, abbiamo perso lui e altri sono rimasti. Non sono triste per chi va via".
Cos’è cambiato da quella partita d’andata? “Siamo una squadra completamente diversa nella mentalità e nel modo di stare in campo, nell’aiutarci. Non eravamo una vera squadra all’ora, eravamo sempre in ritardo, lunghi, con pressioni sbagliate. Ora siamo diversi, ma domani c’è la partita e vedremo, ma abbiamo già dimostrato nelle ultime 8 partite che abbiamo un'altra faccia, un'unità diversa e i punti sono arrivati. C’è il potenziale e all’inizio mancava un po’ di unità che adesso vedo”.