Calcio Femminile Italiano
·6. Juli 2025
Passione, risorse, spettacolo, salute – Aic e Aiac a dibattito sul futuro del calcio

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·6. Juli 2025
Esiste un legame che collega gli interessi dei “protagonisti” del mondo del calcio: calciatori e spettatori. Un collegamento tra “diritto” del tifoso allo spettacolo e il “diritto” dell’atleta ad essere messo nelle condizioni di esprimere al meglio le proprie potenzialità sportive.
Il calcio è passione, per milioni di spettatori. Gli ultimi anni hanno visto crescere significativamente il numero degli impegni agonistici. Con particolare riferimento a quelli internazionali che comportano un aumento della durata delle trasferte e dello stress per atleti chiamati, ormai sistematicamente, a disputare un numero di partite (tra club e nazionali) che mette a repentaglio l’integrità fisica e, conseguentemente, diminuisce il livello dello spettacolo offerto. Lunedì scorso, nella prestigiosa Aula Magna dell’Università di Reggio Emilia, l’Associazione Italiana Calciatori e l’Associazione Italiana Allenatori hanno proposto un confronto sul tema in oggetto. “Passione in campo. Il calciatore e lo spettatore nel calcio del futuro”. Nel corso di un dibattito aperto e costruttivo, moderato dal Direttore Generale AIC Gianni Grazioli, sono stati affrontati tutti gli aspetti della questione da relatori rappresentativi dei vari interessi che animano il mondo del calcio di vertice oggi.
Il Direttore Organizzativo AIC Fabio Poli ha introdotto il tema, riportando una fotografia dei trend che hanno orientato e orientano il calcio a livello internazionale, soffermando sulle attuali dinamiche del rapporto tra calciatori e spettatori. Lo storico del calcio (oggi direttore del Centro Studi della Federcalcio Araba) Pierre Lanfranchi ha analizzato come sia mutato, nel corso degli anni, il ruolo del calciatore e quello dello spettatore del calcio.
L’importanza dei dati, nell’analisi e nella programmazione della parte sportiva, è stato oggetto della relazione di Mirko Marcolini, fondatore di K-Sport. Che ha mostrato come i dati, se impostati e utilizzati correttamente, possano essere di supporto al “fattore umano”. Il prof. Carlo Cottarelli ha proposto una interessante riflessione sulla sostenibilità del sistema calcio, portando le sue competenze da economista di fama internazionale ma anche la sua passione personale di appassionato e di rappresentante di un trust di tifosi.
Gigi Riva, infine, ha emozionato e guidato i tantissimi studenti e appassionati presenti in una riflessione culturale e semantica sul valore della “passione” per il calcio. Ricordando che, oltre al pallone, gli unici elementi essenziali ed insostituibili nel calcio sono i calciatori e gli spettatori e che, tra loro, occorre favorire una sorta di “alleanza” fondata sul rispetto dei reciproci interessi e ruoli.
Lo spettacolo, dunque, come elemento ormai essenziale del gioco. Uno spettacolo da favorire ma anche da tutelare, perché è “dovere” del sistema proporre il livello più alto possibile di calcio ai tifosi. Valorizzandone la natura mediatica, senza staccarsi dalla tradizione di radicamento territoriale che fa del calcio il gioco più bello del mondo. In questo senso le parole (in video) di mister Ancelotti, oggi commissario tecnico della Nazionale brasiliana, hanno ricordato che questo livello di impegni sportivi, spesso, pregiudica la capacità degli atleti di performare come potrebbero. Ribadendo, sulla base della sua esperienza, che occorre favorire il pieno recupero tra gli impegni sportivi.
Al termine del convegno, il Presidente AIAC Renzo Ulivieri ed il Presidente AIC Umberto Calcagno hanno proposto una sintesi dei temi e ipotizzato delle strategie di sviluppo per il futuro. Ulivieri ha proposto un modello più vicino alle esigenze dei protagonisti “tecnici”: calciatori, allenatori e arbitri. Un modello più “umano”, che riavvicini i calciatori (e gli allenatori che devono gestire la squadra) ai tifosi. Il Presidente Calcagno ha chiuso l’incontro di Reggio Emilia sottolineando come i cambiamenti del nostro sistema debbano invitarci a lavorare per la tutela dei calciatori e dello spettacolo, in equilibrio tra risorse e passione.