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Diego D'Avanzo·31. Dezember 2024
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Diego D'Avanzo·31. Dezember 2024
Il 2024 è arrivato al termine. Un anno di calcio ma soprattutto di meme: insostituibili compagni di scrollate sui social da inoltrare a ripetizione - fino allo sfinimento - ai nostri amici/amiche.
Vediamo i 10 meme più iconici che ci ha regalato la Serie A quest'anno. E siamo sicuri che alcuni di questi rimarranno per molto tempo.
Le mascotte sono spesso al limite tra il cringe e il marketing più spicciolo "alla USA" ma Pully ci ha conquistato: il fenicottero rosa del Cagliari sta accompagnando la squadra nella gioia e nel dolore.
Pully suscita nelle persone un mix di emozioni: tenerezza, con quel ciondolare goffo, un po' di trash (grazie al cappellino onnipresente) e uno spiccato senso del kawaii con quegli occhioni strappa-like. Pully, veglia su di noi.
Speed può far ridere (il dubitativo è d'obbligo e forse una forma di cortesia) ma il lunghissimo video con Ibrahimovic ha fuso il brainrot con la formalità: e il risultato è stato... strano, weird.
La gaffe sul giochino "English or Spanish?" poi è la ciliegina inelegante su una torta abbastanza no-sense. A prescindere dal giudizio, resta un meme che entra nella storia.
Ci si può scordare il risultato della finale di Coppa Italia 2024, ma nessuno potrà mai dimenticare l'inno di Mameli cantato da Albano, e non solo per le stecche prese in mondovisione.
Sbagliare la tonalità è umano, provare a correggersi è lecito, ma dire il giorno dopo: "Una parte d'Italia mi odia [...] è successo anche a Cristo, figuratevi a me" è una chicca.
L'accostamento biblico è riuscito nell'impresa di unire il Twitter-calcio a quello dell'attualità italiana: è una vetta altissima. Più bassa soltanto di un'altra sua dichiarazione: "L'uomo ha distrutto i dinosauri, figuriamoci se non distrugge questo piccolo verme, microbo, che si chiama coronavirus" Albano è un tesoro nazionale, e come tale va protetto. Anche se sa farlo da solo.
"Let him cook", "Giuntoli sta cucinando". È stato questo il vero tormentone dell'estate: tanti milioni di saldo negativo e una Juventus rivoluzionata da Cristiano Giuntoli.
Questo meme ha dato origine a video fatti con l'IA, canzoni trash e siamo sicuri tornerà anche in futuro. I tifosi - almeno quelli juventini - sperano non faccia la fine del "Passiamo alle cose formali" o dello "Spostare gli equilibri".
L'Europarlamento non è sempre una cosa seria, almeno a giudicare dai meme che fornisce regolarmente. Uno di questi arriva dal deputato irlandese Mick Wallace.
Prima del derby della Mole di aprile si è presentato in aula con la maglia del Torino, dicendo: “In bocca al lupo al Toro sabato contro la Juve. Juve mer**, forza Toro”. Era necessario? No. Si è guadagnato la diaria giornaliera? Opinabile. Ha fatto impazzire Twitter? Eccome. E tanto basta.
Fabio Caressa è una figura pop italiana, non è solo un giornalista sportivo. E la sua partecipazione a Pechino Express è stata mitologica: a partire dal tentativo di gustarsi una zuppa di tartaruga, poi "espulsa" involontariamente insieme a un beverone alla fragola dopo aver fatto 1000 scalini nella campagna del Vietnam.
La sua avventura insieme alla figlia è finita per colpa dei "Pasticceri" che li hanno eliminati. Caressa se l'è legata al dito per mesi, dicendo in una storia Instagram: "Pechino Express fa uscire come sei veramente" o qualcosa di simile. Competizione a livelli massimi: ingiocabile.
Una definizione noiosa potrebbe essere: "Una promozione bi-direzionale volta a espandere la riconoscibilità dei brand verso audience simili, già targettizzate ma difficili da raggiungere".
.@juventusfc gifted @reymysterio his own personalized Juventus jersey at @FanaticsFest! ⚽️ @Fanatics–
La pratica invece ci fa dire: "Assurdo Rey Mysterio con la maglia della Juve prima di GTA VI? Mio padre.". Tutto molto random, tutto bellissimo.
Fun fact: Rey Mysterio tifa Chivas (in Messico), Real Madrid (in Spagna) e ha la stessa età di Alex Del Piero. Queste info hanno lo stesso scopo della promozione della Juve, farci dire: "WTF?!".
L'atto finale di Max Allegri è un'improvvisazione degna del miglior provino teatrale, esagerata a tal punto da far dire al regista: "Sei bravo, però anche meno". E invece è successo: la giacca lanciata nell'iperspazio, lo sguardo indemoniato, l'urlo "Dov'è Rocchi?!" e poi le presunte minacce al direttore di Tuttosport e l'attrezzatura spaccata a quelli dell'ANSA.
Se lo hai visto dal vivo forse non ci credevi. Se te lo hanno scritto su Whatsapp forse hai risposto: "Sto volando". E poi la conferenza stampa, un'altra prestazione assoluta: "Si può dire che ha esagerato?" - e Allegri: "No, è normale". Parole tanto vaghe da essere finite nei video i cui commenti sono: "Ho costruito questo algoritmo mattone per mattone". E quando una scena finisce lì, è eterna per antonomasia.
Immaginiamo il team marketing del Genoa che fa riunioni per chiedersi: "E se collaborassimo con lui?". Qualche risata, due aneddoti d'infanzia e poi: sbam! Una bella presentazione PowerPoint per dare senso all'idea geniale: "Perché Undertaker è il testimonial ideale per annunciare il nostro third kit".
Arriva l'approvazione e i commenti con scritto "Aura" possono... 'accompagnare solo' per citare un meme ormai dimenticato. La collaborazione più a sorpresa dell'anno è stata questa: azzeccata, amarcord e che lascia pure dell'hype. Undertaker arriverà a Marassi? E se ce lo chiediamo, vuol dire che ha funzionato.
Chiudiamo con quello che ormai è un topos letterario: le dormite o presunte tali di Claudio Lotito al Senato della Repubblica. Ma l'evidenza dei fatti è sfumata con lui, perché come ricorda il suo meme virale su TikTok: "Io devo parlare con gente che capisce... io so' bravo!".
Il presidente - un po' come Alessandro Borghese in "4 Ristoranti" - ha la capacità di ribaltare le cose: "Il mio atteggiamento talvolta è voluto. Le persone pensano che io stia dormendo ma in realtà ascolto tutto". Non è Lotito a dormire, è lui che ce lo fa credere, e noi ci caschiamo pure. Genio.