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Marco Alessandri·10. September 2024
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Marco Alessandri·10. September 2024
Si torna in campo. Dopo la pausa per le Nazionali, la Serie A riparte sabato pomeriggio con Como-Bologna, match che aprirà il quarto turno di campionato.
Tanti i temi che questa giornata si porterà dietro, dalla necessità del Milan di battere un colpo - il primo della stagione -, al possibile tournover di Inzaghi, che prima di volare a Manchester per sfidare il City di Guardiola sarà di scena a Monza.
Proprio la Champions, la nuova Champions, potrebbe rappresentare l'occasione per le seconde linee di mettersi in mostra, anche se per la verità a mancare nel primo assaggio di Serie A sono stati alcuni big.
Nelle aste del Fanta sono andati via a suon di milioni, ma fin qui di loro si è parlato veramente poco. Lautaro Martinez è stato costretto a scendere in campo già al debutto con il Genoa, nonostante le fatiche in Copa America con l'Argentina. A Marassi e poi con l'Atalanta, però, a prendersi la scena è stato Thuram, con il Toro in ritardo di condizione (giustificato, visto pure l'infortunio che gli ha fatto saltare il Lecce).
Come il capocannoniere della passata stagione, anche altri sono fin qui non hanno colpito. Dovbyk promette di regalare gol a valanga alla Roma di De Rossi, ma finora è rimasto a secco anche a causa di qualche errore sotto porta.
Dybala ha vissuto un'estate con la valigia in mano e questo non può che aver influito nel rendimento, anche se per la verità nelle prime tre uscite dei giallorossi la Joya è stato di gran lunga il più pericoloso dei suoi, confezionando assist sprecati dai compagni - Dovbyk in primis - e collezionando legni.
E Leão? Vero, con la Lazio ha segnato il gol che ha dato la parità al Diavolo. Il portoghese, però, deve fare di più e ormai nessuno lo può negare. Lo invocano a gran voce compagni e tifosi: per far svoltare il Milan serve che prima a farlo sia il suo miglior giocatore.
Chi ancora non si è visto, se non per spezzoni o poco più, sono i vari Koopmeiners, Douglas Luiz, Morata, Nico Gonzalez, Zielinski, Colpani, McTominay. Gente per cui, insomma, alle aste del Fanta di cui parlavamo ci si è "scannati", senza usare giri di parole.
Tolto Morata, in gol all'esordio nel pazzo 2-2 casalingo con il Torino, tutti gli altri hanno mostrato davvero poco o niente finora e sono, quindi, attesissimi al rientro della pausa. Fonseca spera di recuperare al 100 per cento lo spagnolo per il derby contro l'Inter del 22 settembre, mentre Motta dopo aver lanciato tanti giovani in questo primo spezzone di Serie A, dovrà ora dimostrarsi capace di inserire gli ultimi arrivati.
Difficile, invece, pensare che Zielinski possa ricucirsi dello spazio importante negli schemi di Inzaghi già da ora. Frattesi è un anno che ci prova e non gli sono bastate le performance con l'Italia per convincere l'allenatore da poco scudettato a sceglierlo al posto di Mkhitaryan.
C'è poi Gudmundsson, uno che l'anno scorso ha fatto sognare i tifosi del Genao e non solo. Conteso tutta l'estate da mezza Europa, tra cui anche l'Inter, l'islandese alla fine ha scelto la Fiorentina, club che più si è mostrato deciso. I problemi fisici, oltre a quelli processuali in patria, ne hanno però ritardato l'inserimento e ora Palladino rischia di perderlo anche per l'Atalanta.
Al rientro dalla pausa, insomma, sarà tutt'altra storia.