Calcio e Finanza
·30. Dezember 2024
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«Vogliamo sottolineare che sino ad oggi non è stato rinvenuto alcun originale delle tre scritture del 19 maggio 2004 ma solo varie fotocopie e tutte differenti tra loro». Lo dicono fonti legali vicine a Margherita Agnelli.
Continua la battaglia legale legata all’eredità di Marella Caracciolo, e di conseguenza dell’Avvocato Gianni Agnelli, che vede contrapposti la loro figlia Margherita Agnelli e i nipoti John, Lapo e Ginevra Elkann.
L’attenzione è concentrata sulla Dicembre, la cassaforte di famiglia che controlla l’impero Exor e da cui Margherita Agnelli è stato estromessa dopo l’accordo con la madre relativo all’eredità dell’Avvocato. Quest’ultimo però è tornato in discussione vista l’incertezza sulla residenza degli ultimi anni di vita di Marella Caracciolo. Quest’ultima era residente in Svizzera, dove quell’accordo è considerato valido, ma potrebbe aver trascorso troppo tempo in Italia, trasformandola in cittadina del Belpaese e annullando di fatto quell’accordo sull’eredità che la giurisprudenza italiana non riconosce.
«Inoltre non è affatto vero, come i legali di controparte hanno dichiarato, che vi sia stato alcun organo giurisdizionale che si sia mai pronunciato nel merito delle validità delle tre scritture del 19 maggio 2004 di trasferimento delle partecipazioni della Dicembre. Sarà eventualmente il Tribunale di Torino sia in sede civile sia in sede penale a pronunciarsi per la prima volta su tale materia. L’unica volta che un giudice si è pronunciato su tali asserite scritture – proseguono le fonti legali vicine a Margherita Agnelli – è stato solo quando ha valutato la loro valenza formale a poter costituire documentazione valida per l’iscrizione alla Camera di Commercio di Torino e ha negato tale iscrizione proprio in quanto ha ravvisato che trattasi di fotocopie».
Nella giornata di sabato, invece, i legali dei tre fratelli Elkann hanno diffuso una nota per sottolineare che i tre fratelli «sono legittimi titolari di tutte le quote della Dicembre che essi detengono e pertanto l’attuale assetto proprietario di tale società non può essere messo in discussione in alcun modo. Gli atti del 19 maggio 2004, mostrati da Report, sono stati validamente sottoscritti con autentica notarile e sono validi».