💪🏻 Gazzetta – Atalanta, scritta la storia in Serie A. Ora il Real e la Champions: la Dea ha numeri migliori dei Blancos | OneFootball

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·9. Dezember 2024

💪🏻 Gazzetta – Atalanta, scritta la storia in Serie A. Ora il Real e la Champions: la Dea ha numeri migliori dei Blancos

Artikelbild:💪🏻 Gazzetta – Atalanta, scritta la storia in Serie A. Ora il Real e la Champions: la Dea ha numeri migliori dei Blancos

La Gazzetta dello Sport, attraverso il seguente editoriale, ha elogiato l’Atalanta, neo capolista della Serie A, e presentato la sfida di domani di Champions League, quando la Dea ospiterà il mistico Real Madrid di Carlo Ancelotti: “A l fischio finale del Maradona ieri sera un piccolo pezzetto di storia era già stato scritto: la sconfitta del Napoli regala all’Atalanta un primato inedito perché mai nella sua storia la Dea era stata in testa al campionato dopo 15 o più giornate. Un’ulteriore spinta verso la sfida di domani contro il Real. Sembra un paradosso, eppure l’Atalanta che apre le porte del caldissimo Gewiss Stadium ha sostanza e motivi per apparire molto più Real del Madrid. Carlo Ancelotti alzerà il sopracciglio, ma non per stizza. La squadra di Gian Piero Gasperini è una bellissima realtà da mesi. E si presenta da capolista della A, due punti davanti al Napoli. Mentre il Real è 2° nella Liga (con una gara in meno), a 2 punti dal Barcellona.

Ci sono una serie di statistiche per cementano le basi dell’emozione e la riempiono di contenuti. L’Atalanta si presenta alla sfida di domani sera con numeri che invertono il trend storico di incroci del genere. I 120 mila abitanti di Bergamo più l’eco dell’intera provincia hanno ragione di mostrare orgogliosamente il petto. Sia in campionato sia in Champions i nerazzurri di Gasperini mostrano cifre eloquenti. In Italia la Dea viaggia a una media di 2,5 gol a gara calciando quasi 16 volte per ogni incontro. Il Real si attesta appena sotto con 2,1 reti e 15,2 tentativi. Sfumature direbbe qualcuno. Noi, per correttezza, ricordiamo la genesi dell’Atalanta e del Real. La Dea ha vinto l’Europa League lo scorso maggio, pochi giorni dopo Ancelotti ha alzato la 15a Champions della storia madridista. Se a metà dicembre ti presenti con numeri del genere, vuol dire che sei cresciuto. L’Atalanta in campionato crossa quasi 15 volte a partita, il Real poco più della metà, 8,1. Le fasce, l’ampiezza, sì. Ma anche la verticalità. In campionato l’Atalanta vince 15,1 duelli aerei a partita, nella Liga il Real 8,4. Risultato? La Dea ha una percentuale realizzativa del 16%, il Madrid del 14. Sentirsi così vicino alla storia del calcio non deve spaventare. Ma aumentare il coraggio di provarci. A stare vicini al sole ci si può sciogliere, ma Gasperini non è Icaro bensì un Maestro in grado di gestire anche un’impennata così evidente. I numeri evidenziano una tenuta costante dei bergamaschi che hanno giocato una gara in meno degli spagnoli in campionato. Gasperini è squadra da gare di fondo, non una sparata e via. La nuova Champions ha portato più gare e di conseguenza anche qui serve continuità.


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In Europa, dove le due squadre si affronteranno domani sera, il punto di partenza è uguale. Il trampolino delle cinque giornate è identico. E qui allora i numeri illuminano ancora di più. L’Atalanta ha subito solo un gol in 450’ più recuperi. Una distrazione per altro ininfluente nella discesa su Berna. Il 6-1 rimpicciolisce quel neo. Ed evidenzia semmai la capacità di cercare la via del gol in più modi: sono 11 i centri di Gasperini in Champions, ben oltre le due a partita. Numeri che Ancelotti vorrebbe accarezzare e invece osserva da lontano. Perché il Real è opaco: 9 gol fatti e 9 subiti. Pochi su una faccia della medaglia, troppi sull’altra. E i punti ne risentono. Sono sei e tengono i campioni in carica su un equilibrio del dentro o fuori difficilmente percepito in questa competizione. L’Atalanta con 11 guarda alla sfida di domani come una meritata serata di grande calcio da regalare alla sua gente e alla proprietà consapevole che la possibilità di passare non attraversa questa partita. Non male vivere serenamente una partita così…

L’Atalanta ha portato il suo sapere anche in Europa dopo anni di lavorìo nazionale. L’applicazione dei principi di gioco, l’adattabilità al momento e all’avversario e la qualità della squadra hanno abbracciato la maturità ormai evidente a tutti. I bergamaschi hanno pareggiato in casa contro Arsenal e Celtic, ma sono stati padroni delle serate. Contro i Gunners hanno sbagliato un rigore (Retegui), agli scozzesi hanno mostrato il pallone al triplice fischio. Per assaggiare ancora un po’ la qualità cresciuta dell’Atalanta, segnaliamo quest’altro dato fornito da Opta. La Dea ha costruito 70 sequenze su azione con più di 10 passaggi. Il Real? Una in meno, 69. Ecco, la squadra a forma di Champions ha trovato una squadra che gioca da grande europea. Ma che sa anche lottare più dei Blancos: 245 duelli vinti contro 221, 74 a 33 quelli aerei. Ci si sporca le mani a Bergamo e lo si fa con orgoglio. Ci si sporca le mani prima di andare dall’altra parte del campo per mostrare come si rifinisce l’opera”.

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