🎥 Danilo-Orsolini: VAR da rigore! Milik, saltello goffo e penalty ❌ | OneFootball

Due rigori e un errore clamoroso contraddistinguono il primo tempo al Dall’Ara.

Andiamo con ordine. Al minuto 7 avviene l’episodio che, ai fini del risultato, sta momentaneamente decidendo il match di questa domenica sera.

Orsolini entra in area di rigore avversaria e, grazie a un doppio passo, riesce a superare Danilo. Il brasiliano, però, per provare a strappargli la palla, impatta col giocatore del Bologna, che finisce a terra. L’arbitro non interviene.

Il VAR, però, non può richiamare Sozza all’on field review perché il monitor a bordo campo è momentaneamente fuori uso a causa di un problema tecnico. In casi del genere, da regolamento, è lo stesso VAR a decidere, e assegna il calcio di rigore per il Bologna.

Decisione, questa, “confermata” anche dalla voce tecnica arbitrale di DAZN, Luca Marelli: “Orsolini ha saltato Danilo: se c’è tocco è assolutamente rigore. Probabilmente l’arbitro non ha fischiato subito perché oscurato dalla sagoma del giocatore bianconero”.

Lo stesso Orsolini si presenta dal dischetto e batte Szczesny, segnando il gol numero 9 della sua stagione: mai aveva raggiunto questa cifra di reti in un singolo campionato.

Al minuto 29 viene fischiato un nuovo calcio di rigore, stavolta per la Juve, dopo un contatto tra Milik e Lucumi, col polacco che finisce addirittura per perdere la scarpa.

L’arbitro in un primo momento fischia la punizione dal limite, ma anche stavolta il VAR interviene e, grazie alle immagini, suggerisce a Sozza di dare il penalty perché il contatto avviene sulla linea dell’area da rigore.

Dal dischetto va proprio Milik, che si presenta per la prima volta in carriera in Serie A alla battuta. Tradito forse dall’emozione, l’attaccante, in rincorsa, saltella per provare a spiazzare Skorupski, ma lo fa in un modo molto goffo e strano, al punto che il portiere intuisce alla perfezione la sua intenzione e neutralizza il tiro del suo connazionale.

Un errore gravissimo per Milik, e una serata da incorniciare, finora, per Skorupski, protagonista di altre parate decisive.