Collovati senza giri di parole: «La Juve è in una situazione che non viveva da decenni. Prima di acquistare deve…» | OneFootball

Collovati senza giri di parole: tutte le dichiarazioni dell’ex difensore sul momento della Juve e non solo

Fulvio Collovati, ex difensore campione del mondo nel 1982, ha tracciato un’analisi severa ma realistica sulla situazione attuale della Juve, intervistato da Libero. Secondo l’ex calciatore, il club bianconero si trova in una delle fasi più complesse degli ultimi decenni e la priorità, oggi, non è tanto rinforzare la rosa quanto liberarsi dei giocatori che hanno deluso nella passata stagione.

PAROLE – «La Juve è in una situazione che non viveva da decenni. Prima di acquistare deve vendere giocatori reduci dal fallimento dello scorso anno. Il primo è Douglas Luiz».

Parole chiare che riflettono le difficoltà riscontrate dal club nel trovare un equilibrio tra progetto tecnico e sostenibilità economica. L’ex difensore ha messo l’accento sul fatto che, nonostante gli arrivi già ufficializzati o in via di definizione, la ricostruzione non può decollare senza prima tagliare alcuni rami secchi.

L’analisi si concentra anche sull’impatto delle cessioni imminenti o ipotetiche: Douglas Luiz, appena arrivato ma potenzialmente sacrificabile in caso di grosse offerte, è visto da Collovati come simbolo di un paradosso bianconero, dove i nuovi arrivi non sempre rappresentano certezze. La Juve, secondo l’ex campione, ha bisogno di ripartire da basi più solide, sia tecniche sia mentali.

Sebbene non sia entrato nei dettagli delle operazioni di mercato in entrata, Collovati lascia intendere che il lavoro della dirigenza sia ancora lontano dall’essere completato. Una metamorfosi, come la definisce lui, che richiederà tempo e una visione lucida da parte della società e dell’allenatore Igor Tudor, a cui è affidato il compito di ricostruire una squadra competitiva.

Il cammino verso una nuova identità bianconera, dunque, passa prima dalle uscite, e solo successivamente dagli eventuali colpi in entrata. Un messaggio chiaro: il percorso della Juve è tutto in salita, ma con scelte coraggiose potrà tornare a competere ad alti livelli.