
Zerocinquantuno
·11. April 2025
Bologna, a Bergamo l’occasione per dare una spallata al campionato. Ma attenzione, l’Atalanta di Gasperini non muore mai

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·11. April 2025
Da un lato c’è un’Atalanta reduce da 3 sconfitte consecutive, che in casa non segna dal 1° febbraio e non vince addirittura dal 22 dicembre, frenata dagli infortuni (De Ketelaere l’ultimo a fermarsi in ordine cronologico) e con un’allenatore diventato un’istituzione a suon di risultati memorabili ma mai come stavolta vicino ad andarsene. Dall’altro c’è un Bologna reduce da 6 risultati utili in fila (di cui 5 vittorie) fra campionato e Coppa Italia, che nel 2025 ha perso una sola volta (a Parma il 22 febbraio), con una rosa lunga, variegata e in grado di attutire i colpi causati da qualche tegola caduta all’improvviso (mancheranno Calabria, Ferguson e Skorupski), guidato da un tecnico capace di trasformare lo scetticismo in applausi scroscianti, che nella sua carriera ha già battuto 7 volte su 13 confronti diretti il rivale di turno. Si può quindi rimanere connessi con la realtà, una realtà oggettivamente meravigliosa per chi ha il rossoblù nel cuore, e attendere il match di domenica con la consapevolezza che il BFC di Italiano è forte, affamato e in ottima forma, al di là di chi si trova davanti. In alternativa ci si può abbandonare ai gesti scaramantici, alle ansie e alle paure ingiustificate, alla fantomatica legge dei grandi numeri per la quale «con chi mai si riscatterà la Dea?» e «abbiamo vinto le ultime tre sfide sul loro campo, mica sempre è Natale». Ognuno scelga l’approccio che preferisce, l’unica certezza è che al Gewiss Stadium andrà in scena una partita da tripla, perché i valori dell’Atalanta di Gasperini non di discutono, così come la sua capacità di mettere il turbo durante la fase finale del campionato: guai a dare per morta, calcisticamente parlando, una squadra così. Il Bologna, non abbiamo dubbi, lo sa. Ma sa anche che espugnando un’altra volta Bergamo darebbe una vigorosa spallata all’intera Serie A, prendendosi il terzo posto ma e una buona fetta di Champions League. Non ancora con la matematica, certo, ma con la padronanza di chi ha imparato a dettare la propria legge.
Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)