Arabia Saudita, Mancini: “Ecco cosa manca per fare un calcio di alto livello qui” | OneFootball

Roberto Mancini non è più il CT dell’Arabia Saudita. L’ex commissario tecnico dell’Italia ha spiegato cosa manca alla nazionale saudita per arrivare ad un livello di gioco alto.

Non è stata positiva l’esperienza in Nazionale saudita di Roberto Mancini. Il tecnico italiano ha dato il suo addio dopo soli 14 mesi caratterizzati da nove vittorie, sette pareggi e cinque sconfitte.

Queste sono state le sue prime parole, ai microfoni del Messaggero, dopo la separazione con l’Arabia Saudita: “In Arabia ci vuole pazienza, soprattutto adesso che i giocatori locali non sono più titolari nei club. I dirigenti sono anche molto bravi ma non esiste ancora grande esperienza per un calcio ad alto livello. La qualificazione al Mondiale 2026 sarebbe stata difficile per le difficoltà create dall’arrivo di tanti stranieri. Non avevo neanche il 50% dei titolari in campionato”.

Mancini, addio Arabia: il comunicato

L’Arabia Saudita ha ufficializzato l’addio di Roberto Mancini come allenatore della prima squadra maschile della selezione saudita con un comunicato. Ecco cosa recita: “Il Consiglio di amministrazione della Federcalcio saudita e l’allenatore della Nazionale Roberto Mancini hanno raggiunto oggi un accordo congiunto che prevede la fine del rapporto contrattuale”. L’ormai ex CT dovrà quindi rinunciare all’ingaggio faraonico da circa 30 milioni annui con poco meno di tre anni d’anticipo, dato che il suo contratto scadeva a giugno 2027. Ora si apre il toto nomi su chi potrà essere il sostituto dell’italiano. Secondo alcune fonti, la federazione sarebbe intenzionata ad assumere un allenatore arabo, che in una squadra di soli sauditi potrebbe rendere meglio dell’ex CT della Nazionale italiana.