#Footballleaks: PSG e City aggirarono il Fair Play grazie all'UEFA | OneFootball

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Giacomo Galardini·2 novembre 2018

#Footballleaks: PSG e City aggirarono il Fair Play grazie all'UEFA

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Dopo l’incredibile rivelazione a proposito della creazione di una Super Lega segreta che spazzerebbe via campionati nazionali e competizione UEFA, le carte di Football Leaks sganciano un’altra bomba.

Sotto accusa soprattutto Psg, Manchester City e il presidente della Fifa Gianni Infantino e Michel Platini: avrebbero coperto il PSG e Manchester City evitando di infierire loro multe per aver violato il Financial Fair Play.


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Il Financial Fair Play è un meccanismo regolatorio per le finanze dei club europei, che in estrema sintesi, impone ai club di non poter spendere più di quanto guadagnano, per evitare di favorire in campo le squadre più ricche.

Già in passato la UEFA si era dimostrata inflessibile con l’esclusione del Milan dalle coppe europee, comminata a Luglio alla vecchia dirigenza cinese e poi rimossa in appello.

PSG E CITY COME IL CHIEVO: LA UEFA SAPEVA

Secondo l’inchiesta, pubblicata in Italia da L’Espresso, i gruppi che controllano il club francese e quello inglese (controllati da miliardari del Qatar e degli Emirati Arabi Uniti) avrebbero gonfiato i ricavi per far quadrare i conti.

Attraverso contratti fittizi e plusvalenze gonfiate – ottenute con sponsorizzazioni retroattive avallate nei fatti dall’UEFA –  i due club avrebbero gonfiato le entrate di circa 4,5 miliardi di euro: 1,8 per il Psg e 2,7 per il City.

Il trucchetto era semplice: per evitare le sanzioni si ricorreva a sponsorizzazioni retroattive.  Secondo i 70 milioni di documenti analizzati per quasi un anno, Michel Platini avrebbe “negoziato direttamente con il Manchester City, contraddicendo l’organo d’inchiesta interna teoricamente indipendente” in materia di fair play finanziario.

Un fondo qatariota avrebbe iniettato nelle casse del club la bellezza di 2 miliardi di euro. Infantino e Platini sapevano, e sarebbero intervenuti – sempre secondo i documenti del consorzio EIC – per imporre all’organismo di controllo finanziario dell’UEFA – il Club Financial Control Body – indagini diversive su club turchi o romeni per distrarre l’attenzione.

Inoltre, i vertici dell’UEFA avrebbero negoziato direttamente con i proprietari di City e PSG per risolvere la questione, impedendo di fatto alla giustizia di fare il suo corso.

NUOVE RIVELAZIONI

E non è finita qui: quello che sta assumendo sempre più i contorni di un vero e proprio terremoto calcistico si starebbe per allargare: il settimanale del gruppo GEDI ha infatti annunciato altri scoop.

Si tratterebbe – secondo l’Espresso – del diverso trattamento che la UEFA avrebbe tenuto nei confronti dell’Inter sul Financial Fair Play rispetto alla linea intransigente tenuta con il Milan.

Il settimanale implica che per lo stesso reato, l’Inter avrebbe ottenuto una pena molto inferiore ai cugini. Inoltre, al centro dell’attenzione i pagamenti dello stipendio di Mancini ai tempi del City, al centro di un’indagine contro conti illegali offshore alle isole Mauritius.

Ne sapremo di più domenica. Sarà un fine settimana di fuoco per il calcio europeo.