Zazzaroni rivela: «Nei giorni scorsi ho saputo questa cosa da una persona molto vicina alla Juve» | OneFootball

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Inter News 24

·29 de março de 2025

Zazzaroni rivela: «Nei giorni scorsi ho saputo questa cosa da una persona molto vicina alla Juve»

Imagem do artigo:Zazzaroni rivela: «Nei giorni scorsi ho saputo questa cosa da una persona molto vicina alla Juve»

Zazzaroni svela un retroscena di cui è venuto a conoscenza da una persona vicinissima all’ambiente Juve. Ecco di cosa si tratta

Sulle colonne del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaorni, direttore del medesimo quotidiano ha parlato della nuova Juventus targata Tudor.

PAROLE – «Sono proprio curioso di vedere la prima Juve by Igor Tudor, una formazione che immagino sarà assai diversa da quella – meglio, quelle – di Thiago. Una squadra di rottura piena, sia tattica sia filosofica (chiedo scusa per il termine iperbolico) destinata ad alimentare confronti, altre discussioni, altre battaglie ideologiche e nuove valutazioni sui giocatori. Numerosi sono i destini legati alle prossime nove giornate. Il passaggio alla tre tudoriana sembra inevitabile: non avendo potuto seguire gli allenamenti – cosa che non faccio dall’88-, ho provato a mettere al loro posto le pedine, sfruttando il tavolo del mitico Subbuteo regalatomi da Amazon (aspetto ancora quello regolare promesso dagli eredi di Edilio Parodi). I difensori non dovrei sbagliarli: Kalulu, Gatti e Kelly, appena riscattato a una cifra per molti imbarazzante (vedremo in seguito). A centrocampo Locatelli, capitano definitivo, e Thuram; sugli esterni Nico e McKennie, aspettando Cambiaso; la trequarti potrebbero occuparla Koopmeiners, riportato nella posizione atalantina, e Yildiz. Unica punta, Vlahovic liberato come il lungomare Caracciolo. Naturalmente posso commettere errori (nel caso, mi “corigerete”), tuttavia sulla disposizione 3-4-2-1 mi sento sufficientemente sicuro: la storia di Igor e il poco tempo a sua disposizione non lasciano spazio a invenzioni. In tutto quello che è accaduto e sta per accadere a Torino c’è assai poco di juventino, nonostante il ritorno di Tudor che ha subito messo le cose in chiaro sottolineando il senso di appartenenza e i valori che sembravano accantonati: gli aneddoti su Zidane e Pirlo un’efficace astuzia comunicativa. È come se oggi la Juve ricominciasse da zero; come se nove mesi e duecento e passa milioni di mercato si sottoponessero a un esame sul campo: la commissione esterna è costituita da un tecnico distante anni luce dal predecessore. Tudor si è presentato con umiltà, pur non essendo umile, e ha una cultura dei rapporti con chi allena meno complicata. Nei giorni scorsi un addetto ai lavori vicinissimo alla Juve mi ha detto: “Tudor è un allenatore facile alla rottura, ma qui non c’è più nulla da rompere, è già tutto rotto”. Igor dovrà incollare i pezzi in nove settimane per ricomporre un mosaico discutibile».

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