Tudor sicuro: «Emozionato di cominciare. La Juve secondo me deve migliorare su quell’aspetto» | OneFootball

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·23 de agosto de 2025

Tudor sicuro: «Emozionato di cominciare. La Juve secondo me deve migliorare su quell’aspetto»

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Conferenza stampa Tudor pre Juve-Parma: le parole del tecnico bianconero alla vigilia dell’esordio in Serie A

Alla vigilia della prima giornata di campionato contro il Parma, Igor Tudor ha parlato in conferenza stampa analizzando stato di forma, scelte tecniche e obiettivi stagionali della Juventus. Domani, domenica 24 agosto, i bianconeri esordiranno allo Stadium.

«Le emozioni sono belle – ha esordito Tudor – mi piace quando si gioca e c’è qualcosa in palio. Non vedo l’ora di iniziare. La squadra è motivata, vogliamo partire bene davanti al nostro pubblico».


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Sulle gerarchie interne e i nuovi leader, ha chiarito: «Locatelli è il nostro capitano, il vice sarà Bremer, poi ci sono Yildiz, Thuram e Gatti. È un gruppo condiviso con la società. Koopmeiners? Giocatore importante, farà una grande stagione».

Tudor ha poi confermato la presenza di Bremer dal primo minuto: «Sta bene, gioca. Serve ancora qualche partita per entrare in condizione, ma la squadra è pronta».

Capitolo attacco: «Ci è mancata un po’ di freschezza, ma ho visto buone cose. Lavoriamo per attaccare con più uomini senza perdere equilibrio. David? Attaccante intelligente, si muove bene in area e apprende in fretta».

Sui rigoristi, nessuna gerarchia rigida: «Locatelli se lo merita, ma anche Yildiz, David, Conceição, Koopmeiners e Cambiaso hanno qualità».

Quando gli è stato chiesto se si sente tra gli allenatori più forti della Serie A, ha risposto: «Non spetta a me dirlo. Vedo tecnici bravi ovunque. Sarà un campionato difficile, ma il calcio è imprevedibile».

Tudor ha poi commentato il mercato: «Sono contento della squadra, ho fiducia nel club. È un mercato complicato, ma lavoro con quello che ho. Vediamo cosa succede in questi ultimi giorni».

Obiettivi stagionali? «Da cinque anni la Juve non è prima o seconda. Parlare di previsioni è solo fumo, bisogna concentrarsi sul lavoro e sulla prima gara. La Juve parte sempre per vincere».

Infine, sull’avversario di domani: «Alla prima giornata ci sono sempre incognite. Le amichevoli contano poco, ma siamo pronti».

E sulla Juve sottovalutata: «Dicono che siamo quarti o quinti? Ci stimola. Ma noi guardiamo al campo».

Una chiusura sul DNA Juve: «Essere stati giocatori aiuta, ma conta l’abilità. Juventinità da sola non basta».

Domani sarà il primo test concreto per capire fin dove questa Juve potrà arrivare.

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