Inter News 24
·30 de julho de 2025
Taremi Inter, a fine settimana il rientro in Italia dell’attaccante iraniano. Poi si lavorerà sulla cessione

In partnership with
Yahoo sportsInter News 24
·30 de julho de 2025
Il futuro di Mehdi Taremi è sempre più lontano dall’Inter. L’attaccante iraniano, classe 1992, è atteso ad Appiano Gentile nella giornata di sabato, secondo quanto riferiscono i colleghi di Tasnim News dall’Iran. Il suo arrivo è stato posticipato di qualche giorno su concessione della società, per permettergli di trascorrere del tempo con la famiglia dopo gli eventi drammatici vissuti a Teheran.
Taremi, infatti, era rimasto bloccato nella capitale iraniana in seguito agli attacchi aerei di Israele, che hanno colpito alcune zone strategiche della città. Una situazione difficile dal punto di vista umano e psicologico, che ha portato il club a concedergli vacanze-extra per recuperare serenità.
Assente nel recente Mondiale per Club, l’ex centravanti del Porto non rientra nei piani futuri del club nerazzurro. Con l’addio di Simone Inzaghi, che avrebbe voluto dargli una seconda possibilità, è cambiato tutto: «La sua situazione è cambiata drasticamente dopo l’addio di Inzaghi», spiegano i colleghi iraniani. L’ex tecnico nerazzurro, protagonista nelle due finali di Champions raggiunte nel suo ciclo, avrebbe voluto trattenere Taremi e aveva manifestato la volontà di inserirlo gradualmente nel nuovo progetto tecnico.
Tuttavia, con l’arrivo in panchina di Cristian Chivu, le strategie sono cambiate. Taremi è ora ufficialmente sul mercato e, salvo sorprese, lascerà il club già in questa sessione estiva. Il centravanti si allenerà comunque per qualche giorno con il gruppo a disposizione di Chivu, in attesa di una nuova destinazione.
Sulle sue tracce ci sono diversi club esteri: Fulham, West Ham, Nottingham Forest, Leeds United e Besiktas stanno monitorando la situazione. Il giocatore ha espresso la preferenza per un trasferimento in Premier League, mentre l’Inter lo valuta tra gli 8 e i 10 milioni di euro. Il suo futuro, ora, sembra destinato a scriversi in Inghilterra.