Suazo: «Cagliari è casa mia. Vi dico i 10 migliori giocatori della storia rossoblù» | OneFootball

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·02 de dezembro de 2024

Suazo: «Cagliari è casa mia. Vi dico i 10 migliori giocatori della storia rossoblù»

Imagem do artigo:Suazo: «Cagliari è casa mia. Vi dico i 10 migliori giocatori della storia rossoblù»

David Suazo, ex attaccante del Cagliari, ha parlato ad un podcast su chi sono i migliori giocatori della storia dei rossoblù e altro: le sue parole

David Suazo, ex attaccante del Cagliari, ha parlato al podcast Che fatica la vita da bomber di chi secondo lui sono i migliori giocatori della storia dei rossoblù e tante altre vicende. Le sue parole:

SUAZO– «Un onore essere qui. Se sono qui a parlare è anche grazie alla possibilità che mi ha dato il Cagliari di mettermi in mostra in tutto il mondo a livello calcistico. Rimarrà sempre nel cuore, sono stato 8 anni qua e vivere alti e bassi ti rende felice. Dopo il terzo anno mi son sentito a casa, il primo anno è stato difficile per tutti i cambiamenti soprattutto sul mangiare. »


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SCELTA TRA INTER E MILAN– «In quel momento l’Inter mi ha chiamato per primo. Una notte lunghissima dove non dormivo. Ho scelto l’Inter perchè gli ho dato la parola, ho sentito il mister e non potevo dire di no. Non mi son pentito della scelta, sono diventato Campione d’Europa, non so cosa poteva succedere se fossi andato al Milan. »

FANTACALCIO– «Tutti mi parlavano che mi volevano al fantacalcio ma nessuno mi offriva manco una coca-cola (ride). Non giocavo al fantacalcio ma lo conoscevo. In quel periodo storico c’erano molti attaccanti forti. L’anno d’oro del Cagliari Zola, Langella Esposito eravamo una scocciatura per gli avversari.»

ZOLA– «Abbiamo sempre preso l’umiltà di Gianfranco. Lo dobbiamo ringraziare perché ci faceva capire molto dai suoi atteggiamenti. Noi facevamo già i fenomeni, lui sembrava quello che era appena arrivato che aveva appena fatto qualcosa. Lo dobbiamo ringraziare tanto per quello che ci ha fatto capire.»

COSA FA OGGI- «Seguo la Nazionale dell’Honduras e li aiuto a controllare i ragazzi facendo scouting e quando fa andiamo li a vederli. Ho due figli, non sono male, vogliono fare entrambi gli attacchi. Tutti e due son più forti di me (ride).»

MOMENTO PEGGIORE- «Infortunio in Portogallo, ho dovuto smettere a 32 anni per colpa di quello.»

MOMENTO MIGLIORE– «Quello a Cagliari 2003/2004 all’esordio. L’emozione li era normale, dopo quei 4 anni siamo tornati in Serie A ed è stato come quando ho vinto la Champions per l’emozione.»

NOTTE PRIMO ESORDIO– «Mister Tavares mi aveva già preparato prima, lui mi ha portato li. Durante il Mondiale ho affrontato Brasile e Spagna e mi ha aiutato a farmi notare. Una fortuna sfidare loro anche come piccola nazione. C’è andata bene perchè abbiamo perso solo 3 a 0 con entrambe.»

10 CALCIATORI MIGLIORI STORIA DEL CAGLIARI: «Piras 3, Joao Pedro 8, Oliveira 7, Pavoletti 9, Matteoli 4, Conti 5, Barella 10, Zola 2, Riva 1, Suazo 6

5 MIGLIORI DIFENSORI AFFRONTATI: «5 Materazzi, 5 Samuel, 3 Cordoba, 2 Nesta e 1 Maldini. Lui aveva tutto, era completo. Ho avuto la fortuna che era già un po’vecchio (ride).»

MIGLIORI GIOCATORI SERIE A ATTUALE PER RUOLO: «Sommer, Buongiorno, Calhanoglu, Thuram

GIOCATORE IDEALE: «Mbappe per velocità, destro Valverde, sinistro Di Marco, dribbling Neymar, tiro Ronaldo, testa Lewandoski, carisma Cordoba, intelligenza Modric, assist De Bruyne, stipendio Bellingham.»

GOAL PIù BELLO– «Goal 5mila con Benfica

IDOLO– « Il mio idolo era Ronaldo il Fenomeno.»

COMAPGNO DI REPARTO IDEALE– «Zola

NUMERO 10 SULLE SPALLE: «Sceglierei Andrea Capone, mio fratellino che ora non c’è più, lui era il compagno di squadra che non poteva mai mancare.»

ALLENATORE MIGLIORE– «Nedo Sonetti, il peggiore non posso dirlo

COSA MANCA DELLA SARDEGNA– «Il caldo, l’odore del mare e la gente. Mia moglie è sarda. »

ANEDDOTO– «Non ho mai visto uno che faceva i goal come lui. Però ti prendeva in giro, ti diceva che quelli che faceva lui erano normali.»

GOAL PIù BELLO AL CAGLIARI: «Per bellezza quello alla Ternana, in Serie B, ho fatto 80 metri di campo palla al piede. Abbiamo esultati tutti.»

LA DIFFICOLTA DI PASSARE ALL’INTER: «Difficoltà maggiore è che negli allenamenti ti rendi conto del confronto con giocatori di livello, l’impegno è sempre al massimo. Se non dai tutto è difficile inserirsi, parli con giocatori che hanno vinto di tutto.»

CAGLIARI– «Mi rimane sempre nel cuore perchè ci sono stato 8 anni, ma anche la tappa all’Inter è stata molto importante. »

RAPPORTO CON CELLINO: «Da giocatore è stato il mio mentore, son cresciuto con lui. Per me è il mio presidente, come allenatore lo stesso è tanta roba

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