Stadio San Siro, il piano di Sala: accordo con Inter e Milan e delibera in giunta fissata per questa data | OneFootball

Stadio San Siro, il sindaco punta a chiudere entro il 31 luglio: tensioni nella riunione con la maggioranza, ma si va avanti con la vendita

La vendita dello Stadio San Siro e delle aree limitrofe a Inter e Milan entra in una fase cruciale. Come riportato da Calcio e Finanza, nella giornata di ieri si è svolta una riunione riservata tra il sindaco Giuseppe Sala e i capigruppo della maggioranza, durata circa due ore, da cui è emersa una precisa tabella di marcia politica.

L’obiettivo è chiaro: chiudere l’accordo con i due club nei prossimi giorni, per poi portare lunedì in giunta comunale la delibera relativa alla cessione dell’impianto. A seguire, si prevede la convocazione di due commissioni consiliari la prossima settimana, così da poter approdare con la discussione in Consiglio comunale entro fine mese.

Tuttavia, la riunione non è stata priva di tensioni. Secondo quanto riferito, Giuseppe Sala avrebbe abbandonato temporaneamente la stanza, lasciando intendere il clima teso all’interno della maggioranza. I dubbi tra i consiglieri restano, in particolare sulla possibilità concreta di chiudere l’operazione entro il termine fissato del 31 luglio.

Sul tavolo ci sono ancora diversi nodi da sciogliere, a partire dalle garanzie economiche, dalle ricadute urbanistiche sul quartiere di San Siro e dalla necessità di tutelare l’interesse pubblico. All’interno della stessa maggioranza, infatti, ci sono visioni differenti sulla modalità e sui tempi dell’operazione.

L’amministrazione comunale, nonostante le perplessità, conferma la volontà di procedere con la cessione dello stadio, valutata come la strada preferita per evitare il rischio di uno stadio abbandonato e favorire al contempo un investimento infrastrutturale condiviso con Inter e Milan.

I prossimi giorni saranno determinanti per capire se le tempistiche indicate potranno essere rispettate. Intanto, a Palazzo Marino si lavora per trovare un equilibrio politico su un tema destinato a segnare il futuro dello sport e dell’urbanistica milanese.