Stadio Lazio, il Comune apre al progetto di Lotito per il Flaminio | OneFootball

Stadio Lazio, il Comune apre al progetto di Lotito per il Flaminio | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Calcio e Finanza

Calcio e Finanza

·17 de julho de 2025

Stadio Lazio, il Comune apre al progetto di Lotito per il Flaminio

Imagem do artigo:Stadio Lazio, il Comune apre al progetto di Lotito per il Flaminio

Si registrano passi in avanti per il futuro stadio della Lazio. I dialoghi fra il club del patron Claudio Lotito e il Comune di Roma per l’impianto del Flaminio, abbandonato da decenni, sembra stiano dando i primi risultati.

Come riporta l’edizione romana de Il Corriere della Sera, al dossier richiesto dal Campidoglio mancano ancora quattro documenti, tra cui due comunicazioni via Pec riguardanti ambiente e mobilità: proprio queste erano state decisive, ad aprile, per far dichiarare agli uffici comunali che «al momento la proposta progettuale della S.S. Lazio non si configura come progetto di fattibilità così come richiesto dalla normativa vigente ai fini dell’iter amministrativo».


Vídeos OneFootball


Una volta completato il fascicolo, si potrà avviare la Conferenza dei servizi decisoria, che rappresenta il passaggio essenziale per trasformare lo studio di fattibilità consegnato a marzo da Lotito al sindaco Gualtieri in un progetto concreto, con l’obiettivo di vedere giocare la prima partita nel nuovo stadio a settembre 2029.

I dialoghi con Legends: investimento da 400 milioni di euro

Intanto, la Lazio continua i dialoghi con Legends, colosso americano nella gestione degli impianti sportivi, stringendo un primo accordo con il responsabile dei progetti internazionali, Mike Loparo. Con questo partner, destinato a contribuire allo sviluppo del progetto Flaminio, si è discusso di finanziamenti e modalità di investimento. Sono state visitate alcune delle strutture più avanzate gestite da Legends, tra cui lo Yankee Stadium.

L’obiettivo è ridurre i costi dell’intervento sul Flaminio rendendolo un’operazione sostenibile dal punto di vista economico, oltre che un progetto di recupero e valorizzazione. I primi calcoli fanno tornare Lotito a Roma con maggiore ottimismo: tra finanziatori esterni, prestiti con l’Istituto per il Credito Sportivo, contributi pubblici e risorse proprie, la cifra stimata potrebbe restare sotto i 400 milioni di euro, circa 40 in meno rispetto a quanto previsto nello studio di fattibilità già presentato in Campidoglio.

Nel frattempo, a Roma, la Lazio approfondisce il confronto con i tecnici del Comune per completare e inviare le Pec mancanti, necessarie per far partire l’iter. Alcuni dati del progetto sono già noti: l’impianto ipotizzato da Lotito avrebbe una capienza di 50.570 spettatori, sarebbe dotato di diverse fonti di guadagno, come sponsorizzazioni, eventi, tour guidati e un museo, e comprenderebbe circa 4.400 posti auto. Tuttavia, il piano della mobilità, ancora assente, è essenziale per avviare la procedura, come confermano dal Comune: «pure ad agosto se ci inviano la Pec entro luglio».

Di questo si è parlato anche due giorni fa in un confronto informale tra alcuni tifosi contestatori e l’assessore allo Sport Alessandro Onorato, insieme al direttore generale Albino Ruberti, davanti al Campidoglio. Durante l’incontro, è stato fatto il punto della situazione e si è garantito il massimo impegno, a condizione che la Lazio presenti i documenti richiesti.

Su questo sono al lavoro i tecnici incaricati dal club, che da settimane tengono incontri esplorativi con i vari settori del Comune: si discute con i Trasporti per la viabilità, con l’Ambiente per i temi legati alla sostenibilità e con l’Urbanistica per la questione dei parcheggi. Tutti elementi da chiarire in una zona molto complessa della città, densa di sostenitori laziali ma anche oggetto di proteste da parte di alcuni residenti. Alcuni comitati, infatti, sono già pronti a ricorrere al Tar, come ha già fatto Roma Nuoto, l’unica realtà ad aver presentato finora un progetto concreto, approvato in Conferenza dei servizi ma poi bloccato dal Campidoglio.

Il ruolo della politica è dunque fondamentale per il futuro del Flaminio. Il sindaco Roberto Gualtieri ha spiegato: «C’è stata una proposta, Lotito deve integrare con una serie di documentazioni. C’è una volontà, espressa in modo netto, di ristrutturare il Flaminio che è in abbandono. È un impegno positivo che noi seguiremo e accompagneremo. Gli stadi comunque sono investimenti privati: il Comune supporta, ma li devono realizzare loro».

Saiba mais sobre o veículo