Lazionews24
·17 de fevereiro de 2025
Settore Primavera, Alberto De Rossi: «Troppo divario con le prime squadre, si deve parlare seriamente di seconde squadre»

In partnership with
Yahoo sportsLazionews24
·17 de fevereiro de 2025
Per anni avversario in molti derby della Lazio Primavera, padre della bandiera della Roma, Alberto De Rossi ha parlato al Messaggero dei settori giovanili e della Primavera in Italia e delle difficoltà per i giovani calciatori di mettersi in mostra. Di seguito le sue parole.
PERCHÉ I GIOVANI ITALIANI FANNO FATICA A DIVENTARE CAMPIONI – «C’è sempre meno rapporto palla-ragazzo. Quando si andava per strada si giocava a calcio tante ore, adesso non è più così. Noi addetti ai lavori dovremo riproporlo. Poi, probabilmente, vedremo i risultati tra 10 anni».
LA CULTURA DEL “TUTTO E SUBITO” INCIDE – «L’aspetto ludico è sempre un passo indietro rispetto al risultato. Questa è una mentalità che ci crea qualche problema. La mentalità italiana è di vincere la partita».
COME SI PUÒ CAMBIARE QUESTA MENTALITÀ – «Mettendo al vertice gente che ha fatto calcio per passione. Non burocrati».
PERCHÉ TANTI GIOCATORI BRILLANO NELLE GIOVANILI MA FALLISCONO IN SERIE A – «Perché il divario tra la Primavera e la Prima squadra è enorme».
COME SI PUÒ RIDURRE QUESTO DIVARIO – «Nei paesi stranieri i giovani giocano. In Italia no, perché i club pensano al risultato. Bisognerebbe parlare seriamente delle seconde squadre».
QUAL È IL RUOLO DELLE SECONDE SQUADRE – «Possono risolvere il problema perché darebbero la possibilità al calciatore di crescere. Non solo velocemente, ma anche bene. Se giochi Primavera contro Primavera, come evolvi? Un ragazzo a 20 anni e sei mesi viene consegnato al calcio e ha pochissima esperienza».
ALL’ESTERO I GIOVANI HANNO PIÙ OPPORTUNITÀ – «A 20 anni alcuni sono già dei campioni, come Yamal. Lui e tanti altri hanno avuto la possibilità di giocare, i nostri non ce l’hanno. Politano, ad esempio, è partito dalla Serie C, poi la B, la A bassa e la A alta. Il nostro processo inizia tardi».
PERCHÉ ALLORA È STATA ALLUNGATA DI UN ANNO LA PERMANENZA IN PRIMAVERA – «Chi lo ha deciso non crede nelle seconde squadre. Perché aumentando l’anno di età, hanno provato a fare una sorta di seconda squadra. Mentre tutto il mondo vuole accelerare l’inserimento dei ragazzi, l’Italia va in controtendenza».
QUANDO DOVREBBE TERMINARE LA PRIMAVERA – «A 17 anni e mezzo. Poi la seconda squadra. L’Under 18 fatta dalla Uefa non serve. Infatti, i club che hanno la seconda squadra non hanno l’Under 18 perché per loro è opzionale».