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·02 de julho de 2025

Settlement Agreement Milan, i rossoneri escono dal monitoraggio: scenario caso per caso sui prossimi anni

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Settlement Agreement Milan, il Milan è uscito dal monitoraggio della UEFA: ecco gli scenari per i prossimi anni

Una notizia di grande rilevanza per il Milan e per i suoi tifosi: con la chiusura del bilancio al 30 giugno 2025, il club rossonero ha ufficialmente completato il periodo di monitoraggio previsto dal “Settlement Agreement” stipulato con la UEFA a settembre 2022. Questa intesa era stata raggiunta in seguito al mancato rispetto del requisito di pareggio di bilancio previsto dalle norme del Fair Play Finanziario (FFP) per il periodo di monitoraggio conclusosi con la stagione 2021/22. Un traguardo significativo che apre nuove prospettive per la gestione finanziaria del club.

Il “Settlement Agreement”, della durata di tre anni, aveva comportato per il Milan una multa di 2 milioni di euro, con ulteriori 13 milioni subordinati al rispetto degli accordi. La sua stipula aveva tenuto conto dell’impatto della pandemia sulla salute finanziaria dei club per i periodi di rendicontazione terminati nel 2020, 2021 e 2022. L’accordo siglato con la UEFA copriva specificamente i quattro periodi di rendicontazione che terminavano nel 2022, 2023, 2024 e 2025, e le quattro stagioni 2022/23, 2023/24, 2024/25 e 2025/26.


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Secondo quanto appreso dalla redazione di MilanNews.it, che ha fornito i dettagli cruciali per questa analisi, il Milan ha superato brillantemente il periodo di monitoraggio. Un dato che salta subito all’occhio è la serie di tre bilanci in attivo registrati dal club: due già certificati e uno, quello al 30 giugno 2025, in attesa di pubblicazione in autunno. Questo successo finanziario dimostra la solidità della gestione economica rossonera.

In via Aldo Rossi, i dirigenti hanno rispettato con rigore sia la “Football Earning Rules” che la “Squad Cost Rule“. La prima impone ai club monitorati di mantenere un deficit di guadagni calcistici entro un discostamento accettabile di 5 milioni di euro. Tuttavia, questo limite può essere superato fino a 60 milioni di euro se le perdite sono coperte da capitale proprio. Con gli ultimi due bilanci in attivo e il terzo in procinto di chiudersi con il segno più, il Milan è più che tranquillo sotto questo aspetto.

Altrettanto importante è il rispetto della “Squad Cost Rule“, che stabilisce che i costi della rosa non debbano superare il 70% dei ricavi. Il club rossonero si trova ampiamente entro i parametri, con un costo rosa percentuale di circa il 60%. Nonostante la prossima stagione non vedrà la partecipazione del Milan alla UEFA Champions League, il che potrebbe aumentare la possibilità di chiudere il prossimo bilancio in passivo, l’ottimo lavoro svolto sotto questo punto di vista nelle passate stagioni mette il club al riparo da qualsiasi sforamento per il prossimo triennio sotto monitoraggio UEFA.

La redazione di MilanNews.it stima per il prossimo bilancio una chiusura in positivo tra i 23 e i 25 milioni di euro, grazie all’impatto positivo delle cessioni di Kalulu (una plusvalenza pura) e Reijnders. Per quanto concerne la stagione 2025-26, si prevede un ammanco potenziale di circa 80 milioni (dovuto principalmente a premi Champions League e diritti TV), che il Milan potrà comunque coprire attingendo al suo patrimonio netto, in positivo per 196 milioni di euro al 30 giugno 2024, o tramite altre eventuali cessioni eccellenti.

Ma la fine del “Settlement Agreement” significa per il Milan avere la libertà assoluta di spendere come e quando vuole? La risposta è no. Il monitoraggio UEFA dell’ultimo triennio continuerà di anno in anno. La “Squad Cost Rule” e il disavanzo massimo di 60 milioni nel triennio rimangono punti fermi da cui non allontanarsi. Il vero vantaggio è l’assenza di obiettivi intermedi da conseguire, come accadeva durante il periodo di Settlement, e l’eliminazione della spada di Damocle di eventuali nuove multe o limitazioni sul numero di giocatori da iscrivere in lista UEFA.

Questo rappresenta un momento cruciale per il futuro finanziario del Milan, che ora può guardare avanti con maggiore serenità e capacità di pianificazione, pur mantenendo un approccio responsabile alla gestione economica.

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