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Vincenzo Visco·08 de janeiro de 2025
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Vincenzo Visco·08 de janeiro de 2025
Nonostante sette squadre debbano ancora recuperare almeno una partita, il girone d'andata di Serie A, dal punto di vista del calendario, può considerarsi concluso.
Come sempre, ogni fine rappresenta un momento per tracciare bilanci e scoprire aneddoti e curiosità davvero uniche.
Analizzando le statistiche raccolte da Opta, emergono cinque protagonisti che nessuno si sarebbe mai aspettato. Un articolo da leggere fino in fondo, perché riserva un dato finale davvero sorprendente.
Arrivato lo scorso luglio dall'Inter, il trequartista classe 2002 si è rivelato una delle più grandi e piacevoli sorprese di questa prima metà di campionato. Dotato di talento puro, un sinistro raffinato e straordinarie capacità nel dribbling, si è distinto in modo significativo. In questa specialità, infatti, è secondo per tentativi riusciti, superato di una sola lunghezza da Leao, che ne ha completati 37.
📊 Dribbling riusciti: 36, secondo
Krstovic si conferma uno degli attaccanti più temibili della Serie A, grazie alla sua straordinaria fisicità e versatilità. È uno di quei giocatori che, guardando una partita del Lecce, trasmette costantemente la sensazione di poter segnare, complice l’alto numero di tiri effettuati. Non a caso, guida questa speciale classifica con 70 conclusioni totali. Tuttavia, il bottino di sole quattro reti evidenzia una certa mancanza di cinismo e lucidità sotto porta.
📊 Tiri effettuati: 70, primo
La sua prima parte di stagione può essere considerata positiva: capocannoniere del Cagliari, ogni suo gol è stato decisivo per conquistare punti fondamentali per la squadra. Tuttavia, le reti realizzate finora, cinque, avrebbero potuto essere di più e contribuire maggiormente alla classifica dei sardi, come dimostra un dato significativo: Piccoli è attualmente il primo in Serie A per big chances sprecate, ovvero quelle occasioni in cui un giocatore si trova in una posizione favorevole per segnare ma non riesce a concretizzare. Sono ben 13 le opportunità mancate, con Vlahovic e Lautaro a inseguire, staccati di una sola lunghezza.
📊 Big chance sprecate: 13, primo
Le qualità tecniche e tattiche del terzino sinistro sono sempre state indiscutibili. Al Mainz, Martin si era imposto come una pedina fondamentale, contribuendo con 10 tra gol e assist nelle ultime due stagioni di Bundesliga. Dopo un anno di adattamento in Serie A, lo spagnolo sta finalmente mettendo in luce le sue doti, diventando un elemento imprescindibile per il Genoa. È primo in campionato per cross riusciti (40) e leader nei passaggi chiave (35), evidenziando la sua straordinaria importanza nel gioco della squadra. Tuttavia, resta il rammarico per la scarsa incisività dei suoi compagni di squadra nel finalizzare le sue giocate.
📊 Passaggi chiave: 35, primo; Cross riusciti: 40, primo.
Cambiano gli allenatori, ma non viene mai meno la fiducia nel difensore ivoriano, autentico pilastro della Roma. Inamovibile per ogni tecnico, N'Dicka è il giocatore di movimento più impiegato grazie alle sue straordinarie doti tecniche, fondamentali sia in fase difensiva che nella costruzione e ripartenza del gioco nella difesa a tre giallorossa. In Serie A si distingue come il giocatore con il maggior numero di passaggi riusciti, confermando la sua importanza strategica nella manovra della squadra. Un leader silenzioso, ma imprescindibile, che con il suo talento e la sua costanza continua a essere uno dei cardini del progetto romanista.
📊 Passaggi riusciti: 1027, primo.
Quella che vedete sopra è l'immagine di una delle sei punizioni dirette trasformate finora in Serie A: una rete ogni 30 partite, un dato che testimonia la crescente difficoltà nel segnare da calcio piazzato. Al comando di questa speciale classifica troviamo la Fiorentina, con due realizzazioni (Biraghi e Cataldi), seguita da Venezia (Caviglia, autore della rete in foto), Cagliari (Viola), Lecce (Krstovic) e Udinese (Zemura). Sorprende invece che ben 15 squadre, comprese tutte le big del nostro campionato, non abbiano ancora concretizzato una punizione.
Questo dato evidenzia come le palle inattive siano diventate un'arte sempre più rara, dove pochi specialisti riescono ancora a fare la differenza.
📸 Maurizio Lagana - 2024 Getty Images