San Siro Euro 2032, requisiti non soddisfatti: ecco cosa è emerso dal vertice con Inter, Milan, FIGC e UEFA! | OneFootball

Ecco quanto emerso dall’incontro odierno a Milano, a cui hanno partecipato Inter, Milan, FIGC, UEFA e il sindaco Giuseppe Sala

San Siro, al momento, non soddisfa i requisiti necessari per ospitare le partite degli Europei 2032, che l’Italia co-ospiterà insieme alla Turchia. Questo è quanto emerso dall’incontro odierno a Milano, a cui hanno partecipato Inter, Milan, FIGC, UEFA e il sindaco Giuseppe Sala, come riportato da Calcio e Finanza.

L’incontro odierno faceva parte di una serie di incontri programmati per fare il punto sulla situazione degli stadi in vista della decisione finale sugli impianti che ospiteranno il torneo. In particolare, è stato sottolineato che San Siro, uno degli stadi più iconici d’Europa, non dispone ancora delle strutture necessarie per rispettare i criteri richiesti per ospitare gli Europei 2032.

Calcio e Finanza ha riportato che l’Italia ha tempo fino ad ottobre 2026 per comunicare alla UEFA la scelta definitiva degli stadi, mentre i lavori di ristrutturazione dovranno partire entro marzo 2027.

Durante la discussione, è emerso che, nonostante Milano sia ben posizionata dal punto di vista della logistica e dei trasporti, San Siro ha bisogno di importanti lavori di ristrutturazione e ammodernamento per adeguarsi agli standard internazionali richiesti per ospitare una competizione di questa portata.

La FIGC e le autorità competenti dovranno ora lavorare per risolvere le problematiche strutturali che impediscono allo stadio di soddisfare i criteri necessari per ospitare le partite degli Europei 2032.

Il Meazza è una delle sedi più prestigiose d’Italia, ma al momento non è in grado di soddisfare i requisiti richiesti dalla UEFA per garantire la sicurezza, l’accessibilità e le comodità necessarie per un evento di tale portata. La situazione rimane in evoluzione e sarà necessario un forte impegno da parte delle istituzioni e dei club per adeguare l’impianto ai nuovi standard.