Sampdoria, sale la tensione col Genoa per lo stadio. I rossoblù: “lo compriamo noi” | OneFootball

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·16 de outubro de 2024

Sampdoria, sale la tensione col Genoa per lo stadio. I rossoblù: “lo compriamo noi”

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Nella contesa a colpi di pec tra Genoa e Sampdoria per lo stadio, la mossa per sparigliare le carte ieri l’hanno fatta i rossoblù. Andati a vuoto gli ennesimi colloqui/confronti della mattinata che pareva potessero produrre una soluzione diplomatica sulla questione delle garanzie (con versamento di 5 milioni per club) chieste dalla Samp, a metà pomeriggio l’ad rossoblu Blazquez – come riporta Il Secolo XIX – ha inviato una pec al Comune di Genova con una proposta unilaterale di acquisto del Ferraris “nell’interesse della città”, rispettando anche le tempistiche richieste dal sindaco Bucci che aveva sollecitato i due club a muoversi entro lunedì e comunque prima di oggi, giorno di visita in città del ministro per lo sport Abodi (si parlerà della candidatura di Genova all’europeo del 2032).

Il progetto resta quello dell’architetto Penaranda e il Genoa è affiancato in questa operazione da Oak View, un noto gruppo statunitense specializzato nella gestione degli stadi in USA e Gran Bretagna. Pochi minuti dopo, il Genoa ha anche informato la Sampdoria della proposta autonoma inviata al Comune -verosimilmente sempre con una pec – lasciando aperta la possibilità a Matteo Manfredi di associarsi successivamente all’operazione, riavviando così un percorso comune interrotto, opinione del Genoa, per responsabilità della Sampdoria.


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Il pomo della discordia

Il Grifone, però, contestualmente ha contestato nuovamente al club blucerchiato, con termini particolarmente forti e accesi, il mancato adempimento degli impegni presi con gli accordi firmati l’estate scorsa e con la delibera della Genova Stadium di venerdì scorso che aveva determinato ad inviare la proposta di acquisto dello stadio entro lunedì 14 ottobre. A questo punto il futuro della newco costituita dai due club lo scorso 23 settembre sembra veramente appeso ad un filo, considerando il clima di tensione tra i due soci. E l’ad Cardinaletti, vista la situazione, starebbe meditando di dimettersi. Inoltre ci sarebbero diversi dettagli da chiarire, ad esempio se un unico club può utilizzare per la propria proposta autonoma il progetto e il Pef (piano economico-finanziario) in pancia alla Genova Stadium e quindi posseduto solo al 50%.

La controrisposta del Doria

La Samp ha preso atto dell’iniziativa autonoma del Genoa, restando ferma sulle proprie posizioni in merito alle garanzie e alla volontà di portare a termine l’operazione stadio. La serata di ieri è stata un susseguirsi di call tra Manfredi, l’ad Fiorella, il direttore operativo Bosco, gli uffici legali. Contatti anche con gli investitori del club, che hanno confermato la disponibilità a coprire immediatamente la cifra necessaria per acquisto e restyling del Ferraris e ballano circa 100 milioni. Il blucerchiati, nelle prossime ore, a loro volta potrebbero presentare al sindaco un’offerta autonoma.

Le soluzioni

Da parte di Bucci, al momento, silenzio. Resta la convinzione che a prescindere da quanto succederà tra Genoa e Samp, il comune non potrà mai vendere per ovvi motivi lo stadio ad un solo club. Quindi o l’operazione viene portata a termine da entrambe le parti insieme o entreranno in campo soggetti terzi. E le dinamiche cambieranno. Niente Legge Stadi, ma si andrà a gara. Sembra un miraggio che i lavori a questo punto possano iniziare a giugno.

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