PianetaSerieB
·28 de novembro de 2024
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Niccolò Giannetti, ex attaccante di Salernitana e Carrarese, ha parlato della sfida di domenica e della contestazione dei tifosi granata.
Qui le sue parole, estratte da Salernitananews.it: “Seguo chiaramente il campionato di Serie B e le squadre dove ho militato e ricordo con piacere sia la Salernitana che la Carrarese. Sarà una sfida delicata che guarderò. I padroni di casa arrivano da un periodo non semplice e l’esonero dell’allenatore è sintomo che qualcosa non è andato bene. Non conosco mister Colantuono personalmente e non posso giudicarlo. Non è la sua prima esperienza a Salerno e quindi se è stato scelto dalla società penso che tutto l’ambiente riponga molta fiducia in lui. Può essere l’uomo giusto per il momento.
Gli ospiti si sono tolti dalla zona calda con la vittoria della scorsa settimana, ma la classifica è corta e tutto può cambiare in una partita. Una vittoria cambierebbe il trend della Salernitana mentre per gli ospiti potrebbero anche pensare a qualcosa in più rispetto alla salvezza.
Sicuramente la protesta non è piacevole per un calciatore. Un giocatore è anche influenzato dal fattore esterno e la grande forza dell’ippocampo è il pubblico. Giocare all’Arechi con la maglia granata porta a superarti nelle difficoltà. Quando il clima è ostile si percepisce in maniera maggiore. Salerno è una piazza calda e passionale, quando ci sono questi periodi di contestazione non è piacevole. Non sarà facile giocare in un clima non positivo. Dall’altra parte, però, il tifo che ricevi è una spinta in più.
Faccio un grande in bocca a lupo a Capezzi con cui ho condiviso sia l’esperienza a Salerno che a Carrara. Quando sono arrivato in Campania siamo stati in camera insieme ed è nata una grande amicizia. Sono contento che sia stato uno dei protagonisti principali della promozione in Serie A, ma ricordo anche la sua avventura in Toscana dove all’inizio era titubante per essere sceso di categoria, ma alla fine è stato premiato con la promozione.
I ricordi della promozione a Carrara sono bellissimi. Quella dei playoff è un’esperienza bellissima fatta di viaggi e gare ogni tre giorni e con l’ansia dei sorteggi visti sempre insieme. Personalmente è stata una bella rivincita perché arrivavo da un brutto infortunio, ma con il lavoro e l’impegno sono riuscito a guadagnarmi fiducia in campo, minuti e condizione fisica che mi ha permesso di essere decisivo ai quarti di finale per passare il turno.”