Sacchi analizza: «C’è tanto da lavorare per l’Italia. Barella e Tonali mi sono piaciuti. Bisogna focalizzarsi su un aspetto» | OneFootball

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·21 de março de 2025

Sacchi analizza: «C’è tanto da lavorare per l’Italia. Barella e Tonali mi sono piaciuti. Bisogna focalizzarsi su un aspetto»

Imagem do artigo:Sacchi analizza: «C’è tanto da lavorare per l’Italia. Barella e Tonali mi sono piaciuti. Bisogna focalizzarsi su un aspetto»

Sacchi ha analizzato la prestazione dell’Italia nel match di Nations League contro la Germania. L’ex ct azzurro ha detto la sua

Intervenuto sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi ha analizzato Italia-Germania. Tra i promossi un giocatore dell’Inter.

PAROLE – «Non siamo usciti con le ossa rotte da San Siro, e ci poteva anche stare considerata la forza della Germania, ma una risposta deve rimanere chiara nella testa degli italiani: c’è tanto da lavorare per poter raggiungere altissimi livelli. Non lo dico per la sconfitta, sarebbe troppo semplice, ma perché ho visto che i meccanismi non funzionano perfettamente e la causa sta nel fatto che i ragazzi di Spalletti hanno avuto poco tempo per allenarsi assieme, per conoscersi, per imparare quei movimenti che stanno alla base del gioco che il commissario tecnico vuole far praticare. Gli azzurri sono stati bravissimi a cominciare con il piede schiacciato sull’acceleratore, la rete di Tonali è nata da un’azione davvero stupenda con un cambio di gioco da sinistra a destra (Bastoni per Barella) e un attacco dello spazio (Politano) perfetto. Abbiamo anche avuto l’opportunità di raddoppiare, facendo vedere che comunque non ci manca la pericolosità, tuttavia sul piano del palleggio non siamo riusciti a tenere testa agli avversari. Adesso vediamo che cosa succede nella sfida di ritorno domenica a Dortmund, però credo proprio che per passare il turno e arrivare in semifinale di Nations League serva una grandissima impresa. Sui due gol tedeschi si sono notate sbavature difensive sulle quali bisogna lavorare. Non è la prima volta che incassiamo gol da palla inattiva, che sia un calcio di punizione o un calcio d’angolo. Allora si deve correggere in fretta questo aspetto, così come si deve essere più attenti sui traversoni che dalle fasce piovono nel cuore dell’area di rigore. Mi sono piaciute le due mezzali, Barella e Tonali, mi è piaciuto l’impegno che i giocatori ci hanno messo, mai cercando di risparmiarsi come dev’essere quando s’indossa la maglia azzurra. Però, lo ripeto, ora la medicina dev’essere una sola: testa bassa e pedalare. Nel senso che, alla lunga, il lavoro paga e questa Italia deve lavorare ancora parecchio».

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