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·18 de maio de 2025
Roma, Dovbyk è out. Striscioni anti Friedkin: clima teso a Trigoria

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·18 de maio de 2025
Corriere della Sera (G. Piacentini) – Una notte che promette emozioni fortissime e contrasti profondi. Roma-Milan, ultimo atto stagionale all’Olimpico, vale un posto in Europa e il sogno Champions, ma rischia di trasformarsi in qualcosa di più: uno spartiacque tra l’omaggio a Claudio Ranieri e il dissenso nei confronti della proprietà americana. La Roma arriva a questo crocevia pure senza Dovbyk, fermato da un fastidio muscolare alla coscia destra. L’atmosfera attorno al club sì è fatta tesa, anche per la comunicazione social della proprietà. Venerdì notte, il Friedkin Group ha pubblicato sui propri canali ufficiali un post: “Siamo orgogliosi di camminare al fianco di questo club, onorandone il passato e investendo nel suo futuro. Insieme, andiamo avanti: con cuore, con onore, con la Roma”.
Parole che volevano suonare come un messaggio di vicinanza e appartenenza. Nella mattinata di sabato sono però comparsi in diversi punti della città striscioni di protesta: “La stagione lo ha dimostrato: la Roma ai romanisti, non agli azionisti di mercato” e altri. Dan Friedkin si troverebbe ancora a Roma – il suo aereo non risulta essere ritornato — ma non è certo se assisterà alla gara. Se sarà presente, troverà un ambiente spaccato: pronto ad applaudire Ranieri, ma pronto anche a fischiare la dirigenza. Perché l’Olimpico sarà anche la cornice dell’addio (casalingo) di Ranieri alla panchina giallorossa, nella sua partita numero 500 da allenatore in Serie A. Il tecnico verrà celebrato dalla società ma soprattutto da un pubblico riconoscente per la sua ultima missione (quasi) compiuta.
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