Roma, dopo le dimissioni di Souloukou ora anche la posizione di Ghisolfi non è più così solida | OneFootball

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·23 de setembro de 2024

Roma, dopo le dimissioni di Souloukou ora anche la posizione di Ghisolfi non è più così solida

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Le dimissioni della Ceo Lina Souloukou potrebbero dar vita ad una serie di avvicendamenti in casa giallorossa. La dirigente greca ha lasciato il suo incarico dopo il caos dovuto alla scelta di sollevare dall’incarico DDR e anche a causa di un rapporto tutt’altro che positivo con il resto della squadra. Ora i Friedkin andranno a caccia di un nuovo amministratore delegato e nel frattempo anche la posizione di Ghisolfi appare meno salda.

Roma, dopo le dimissioni di Souloukou ora anche la posizione di Ghisolfi non è più così solida

La prima a farne le spese la CEO Lina Souloukou, dimessasi ieri dopo le minacce della piazza giallorossa e ora, come riportato da la Gazzetta dello Sport, potrebbe toccare al ds Ghisolfi.


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Mai presentato ufficialmente, il dirigente vicino alla manager greca è stato ingaggiato per sviluppare il piano triennale della proprietà statunitense, che era iniziato con De Rossi allenatore.

Ghisolfi, riporta la Gazzetta dello sport, è rimasto ora praticamente solo rispetto all’assetto di quest’estate e bisognerà capire come potrà interagire eventualmente con il nuovo capo dello staff dirigenziale che i proprietari individueranno. Ieri Ghisolfi ha abbracciato Juric prima della partita, è sceso sul terreno dell’Olimpico e poi ha seguito il tris della Roma in tribuna. La contestazione non l’ha coinvolto. Ma ora anche lui è in attesa di scoprire il futuro. I Friedkin, per adesso, non si sono fatti sentire, ma tutto può cambiare in un giorno.

Il dirigente è arrivato nella Capitale lo scorso 22 maggio dopo le esperienze con il Lens e con il Nizza su indicazione proprio degli americani, mentre la Souloukou, a dirla tutta, aveva proposto inizialmente il nome di François Modesto del Monza. La sua avventura è stata caratterizzata fino a questo momento proprio da tanti silenzi (eccezion fatta per delle frasi rilasciate in francese all’aeroporto) e da un mercato con un budget elevato (110 milioni spesi) e tanti casi spinosi: da Dybala a Danso, passando per Zalewski e Abraham.

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