Ribery racconta il suo dramma: «Ho rischiato di perdere la gamba alla Salernitana, ecco cosa è successo» | OneFootball

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·22 de março de 2025

Ribery racconta il suo dramma: «Ho rischiato di perdere la gamba alla Salernitana, ecco cosa è successo»

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Franck Ribery ha rivelato di essere stato molto vicino a dover amputare la gamba durante la sua esperienza a Salernitana: il suo racconto

Franck Ribery, in una intervista a L’Equipe ha raccontato il dramma vissuto negli ultimi mesi della sua carriera ai tempi della Salernitana, rivelando di aver rischiato l’amputazione della gamba a causa di una grave infezione. Dopo un’operazione al ginocchio per l’assenza di cartilagine, l’ex attaccante ha sviluppato un’infezione da Staphylococcus aureus, che gli ha provocato seri danni alla gamba, costringendolo a un lungo ricovero in Austria. Ribery ha anche parlato del suo rapporto con Zidane, considerato un punto di riferimento, e del Pallone d’Oro 2013, che ritiene gli sia stato ingiustamente negato. Di seguito le sue parole.

SUL RAPPORTO CON ZIDANE – «Stare con ‘Zizou’ è un piacere, abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto: lui per me è ancora come un fratello maggiore. L’estate scorsa ci siamo incontrati a un torneo a Marsiglia, a casa sua. Resta un modello per la semplicità e il rispetto che ha sempre avuto nel corso della carriera, un punto di riferimento per il mio sviluppo da allenatore. Si è preso carico dei giovani al Castilla per poi prendersi la scena in prima squadra da tecnico dopo la parentesi in qualità di assistente. È come Xabi Alonso: anche lui ha fatto bene per tornare grande in panchina. A ‘Zizou’ auguro di diventare il prossimo commissario tecnico, lui è l’immagine più bella della Francia».


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SUL PALLONE D’ORO 2013 – «Quell’anno era stato perfetto, avevo vinto tutto e non avrei potuto fare meglio. Quel Pallone d’Oro rimarrà per sempre un’ingiustizia».

SUL DRAMMA DEL GINOCCHIO E IL RISCHIO AMPUTAZIONE – «Il mio ginocchio diventava sempre più dolorante. Tra una partita e l’altra non mi allenavo, semplicemente mi riprendevo per preservarmi: prima due giorni di riposo, poi tre o quattro. In seguito gli esami hanno rivelato che non avevo più cartilagine: sono stato operato in Austria e tutto è andato bene, con una placca inserita all’interno».

SULL’INFEZIONE – «Quasi cinque mesi dopo, però, ho avuto una grave infezione che mi ha costretto ad assumere delle pillole per due mesi. La placca è stata rimossa, ma l’infezione mi aveva corroso: era così grave che avevo dei buchi su tutta la gamba. Avevo contratto lo Staphylococcus aureus. Sono stato ricoverato in ospedale in Austria per dodici giorni. Ero davvero spaventato: ho seriamente rischiato l’amputazione della gamba».

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