Quale sarà il futuro di Lookman? L’Inter ci spera, l’Atletico alla finestra: le ultime | OneFootball

Ademola Lookman potrebbe lasciare l’Atalanta durante questa sessione di calciomercato: l’Inter in testa tra le pretendenti ma occhio all’Atletico.

Nella giornata di ieri è uscito alla ribalta il nome di Ademola Lookman per l’attacco dell’Inter. Dopo le indiscrezioni lanciate dal Corriere dello Sport, nel pomeriggio anche Gianluca Di Marzio ha confermato un’interesse concreto dei nerazzurri per il nigeriano. Il club milanese avrebbe già raggiunto un accordo con il giocatore e sarebbe pronto ad investire una cifra intorno ai 40 milioni di euro per il classe ‘97 indipendentemente dalle mosse in uscita. Il suo potenziale arrivo, infatti, non sarebbe subordinato alla potenziale uscita di Marcus Thuram. L’Atalanta, dopo aver convinto il nigeriano già la scorsa estate restare a Bergamo, in questa sessione potrebbe, però, lasciar partire il ragazzo. La priorità del club sarebbe quella di venderlo fuori dall’Italia e ad una cifra superiore ai 40 milioni di euro secondo quanto riportato da Matteo Moretto e che secondo Sky Sport sarebbe addirittura di 50 milioni. Le alternative in casa Inter non mancano. Tra i nomi valutati ci sono anche Nkunku, Nico Gonzalez e Sancho. Tra le squadre estere interessate, invece, c’è sempre l’Atletico Madrid.

Atletico Madrid, dopo Almada obiettivo Lookman?

Ademola Lookman è sempre nella lista dell’Atletico Madrid. Negli ultimi giorni, però, i Colchoneros si sono un po’ defilati e non hanno affondato il colpo perché concentrati sull’arrivo di Thiago Almada. Simeone, però, ha sempre come obiettivo il nigeriano. Come riportato da Fabrizio Romano, infatti, appena si concretizzerà un’ulteriore uscita, si tenterà l’all-in sulla stella dell’Atalanta. Nei giorni scorsi ci sono stati anche dei contatti con l’agente del giocatore ma per il momento è tutto in stand-by. L’entourage, inoltre, ha un patto con l’Atalanta affinché il giocatore possa lasciare il club ad una cifra pari a 40 milioni di euro ma la Dea, dal canto suo, smentisce.