PianetaSerieB
·12 de dezembro de 2024
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Filippo Inzaghi, intervenuto in conferenza stampa, ha parlato della gara col Bari e della situazione legata agli infortunati.
Qui le sue parole, estratte da CalcioPisa.it: “Giochiamo davanti al nostro pubblico. Lo stadio sarà come piace a noi, spero che ci spinga già dal riscaldamento. La nostra squadra ha capito che le gare dobbiamo giocarcele all’attacco, fare come a Mantova. E’ bello, la gente vuole quello, la società vuole quello. Dobbiamo crescere dando slancio. Non possiamo gestire nulla, dobbiamo soffrire ma attaccare il più possibile. Abbiamo tanti motivi per essere felici, ma dobbiamo crescere. Sarà una partita che vorranno giocare tutti. Mi interessa che la squadra vada il più forte possibile, cinque cambi importanti. Abbiamo tanti ragazzi al primo campionato importante. Mi auguro che la squadra ripeta le partite fatte con Cosenza e Mantova.
Tramoni non ha i novanta minuti, capiremo se partirà o entrerà. L’importante è che stia bene. In quel ruolo abbiamo anche Arena. Oggi abbiamo recuperato Vignato. Decideremo domani. L’unico non recuperato è Mlakar.
Quando una squadra non perde dal 23 agosto vuol dire che sta bene, che si è meritato il posto in classifica. Ma quest’anno abbiamo sovvertito diversi pronostici, fatto qualcosa di importante. Il Bari ha caratteristiche ben definite. Hanno giocatori importanti, forti nelle ripartenze, dobbiamo fare grande attenzione. Abbiamo grande rispetto, ma dobbiamo pensare a noi stessi. Ho letto cosa ha detto Longo, abbiamo un grande attaccante, ma sono stati i nostri primi difensori.
E’ straordinario, per me sono tanti i titolari. Beruatto ci ha trascinato fino a quando ho deciso di far giocare Angori. Ho terminato le parole con loro, sono straordinari. Chi non gioca va più veloce degli altri in allenamento. Beruatto è uno dei nostri capitani e così è riconosciuto dal gruppo. Moreo ha la mia stima incondizionata, anche senza gol non c’era bisogno di dirgli nulla.
Penso che sia difficile che non si disputino i playoff. Certo, terminare con 10 punti di vantaggio e non andare in A sarebbe un peccato. Ora non pensiamo a questo però, pensiamo partita dopo partita. A volte leggo che soffriamo, forse non vi rendete conto quanto abbiate sofferto gli anni scorso. Questi ragazzi ci stanno regalando qualcosa di impensabile. Dopo tutti questi mesi è cresciuta la consapevolezza”.