DirettaCalcioMercato
·25 de março de 2025
Parma, Sohm: “Potevo andare in Germania ma mi convinsero a venire qui”

In partnership with
Yahoo sportsDirettaCalcioMercato
·25 de março de 2025
Cresciuto tantissimo nelle ultime stagioni, Simon Sohm è uno dei perni del Parma di Cristian Chivu: ecco le sue dichiarazioni a Transfermarket.
Una stagione da 4 gol in campionato, Simon Sohm è uno degli uomini più importanti del Parma sia di Pecchia prima che di Chivu ora. Quest’oggi il centrocampista svizzero ha parlato ai microfoni di Transfermarket.
“Mi vedo un ibrido, un tuttofare, uno che interpreta le due fasi. Da un lato voglio essere d’aiuto ai miei compagni, dall’altro voglio far valere la mia presenza. Gli avversari devono sapere in anticipo che sarò un cliente scomodo. A Parma sono cresciuto, anche fisicamente”.
Anche la Svizzera se ne è accorta. “Già essere convocato è la conferma della strada che ho percorso, anche se nulla è ancora fatto. Vorrei avere un ruolo centrale in Nazionale in futuro. Il mio obiettivo è anche quello di giocare la Champions. Se non avverrà questa estate, mi auguro in quella successiva”.
Ci racconti la sua scelta di approdare a Parma. “Avevano mostrato un interessamento reale, spiegandomi come mi vedevano e cosa avevano in mente per me. Mi hanno convinto subito anche se c’erano delle offerte dalla Germania in quel momento. Il primo periodo non fu semplice. Ero completamente solo, la mia famiglia era lontana. C’erano le limitazioni dettate dalla pandemia, non parlavo la lingua e questo non ha giovato all’ambientamento. Poi eravamo indietro in classifica, l’atmosfera in squadra e intorno alla squadra non era gioviale. Anche io non stavo rendendo al meglio e forse, se ci fosse stata un’offerta, avrei potuto cambiare club, ma non mi sentivo di dire già addio. Il mio percorso da calciatore mi ha reso più maturo e riflessivo”.
Adesso quindi si reputa più responsabile? “Essere responsabili significa anche ignorare gli aspetti negativi, le critiche e le pressioni, e dare tutto, per i compagni, i tifosi e il club nei 90 minuti. Del resto, così posso continuare a fare la cosa più bella del mondo. Avere avuto successo al Parma è una sorta di rivincita. Quando ho scelto di venire qui ho ascoltato molte critiche, voci sul fatto che avrei fallito. Io, però, volevo davvero affrontare quella sfida, sicuro che se ce l’avessi fatta, avrei potuto ripetermi ovunque”.