Zerocinquantuno
·17 de setembro de 2024
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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate oggi pomeriggio in conferenza stampa allo stadio Renato Dall’Ara dall’attaccante rossoblù Riccardo Orsolini alla vigilia di Bologna-Shakhtar Donetsk, gara valida per la 1^ giornata della fase campionato di UEFA Champions League in programma domani alle 18:45.
Emozione unica – «Queste partite si preparano da sole, per noi un torneo del genere era qualcosa di impensabile fino a qualche mese fa: nella scorsa stagione abbiamo raggiunto un risultato storico che ci riempie di orgoglio, adesso cercheremo di giocare bene e onorare la competizione contro ogni avversario, a cominciare da domani sera. Dentro di me avverto tanta emozione e credo sia la stessa cosa per i miei compagni, quella musichetta mette i brividi».
Vetrina prestigiosa – «La Champions League è certamente un’occasione di visibilità ma non per Orsolini, bensì per il Bologna in generale. Io darò tutto me stesso per cercare di centrare un obiettivo già di per sé storico, che però lo sarà ancor più se riusciremo a fare quei punti necessari ad entrare nei playoff».
Valori rossoblù – «Le partite vengono preparate sempre con la massima serietà, ma serve anche un po’ di leggerezza. Durante la rifinitura di stamani io e ‘Lollo’ (De Silvestri, ndr) ci siamo messi a tirare il gruppo perché vogliamo trasmettere a tutti quei valori acquisiti giocando qui negli ultimi cinque anni, il modo in cui ci si deve comportare in una squadra come il Bologna. Per fortuna ho dei compagni di squadra un mister che ci aiutano a crescere molto, sia sul piano personale che collettivo».
Eccessiva negatività – «Questo per noi è una sorta di anno zero: abbiamo perso alcuni giocatori e ne sono arrivati degli altri, in più abbiamo cambiato allenatore. Non percepisco tutto questo allarmismo, occorre solo un po’ di pazienza per veder emergere il reale potenziale della squadra: alcuni ragazzi devono ancora ambientarsi perché vengono da un campionato diverso e i carichi di lavoro si sono fatti sentire. In Champions ci giocheremo ogni partita con la consapevolezza che siamo forti, poi qualsiasi cosa accadrà terremo la testa alta e andremo avanti».
Bisogna voltare pagina – «Non facciamo delle promesse che non possiamo mantenere, ma di sicuro non mancherà il consueto impegno e la voglia di sputare sangue. Quanto abbiamo fatto l’anno scorso dev’essere una fiamma che va ad alimentare un fuoco. La passata stagione è stata straordinaria, con una coesione unica tra tifoseria, città e squadra, ma appunto è passata. Mi piacerebbe rivivere quei momenti sul pullman scoperto, ma sappiamo che adesso conta solo il presente e dobbiamo concentrarci su questa competizione. L’importante è il ‘qui e ora’: abbiamo lavorato tanto per arrivare a goderci momenti così».