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·30 de janeiro de 2025

Nuovo Ferraris, progetto in bilico: ora è a rischio la firma di Stefano Boeri

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Nei giorni scorsi l’architetto Stefano Boeri, insieme al collega Cino Zucchi, è stato raggiunto dalla vicenda giudiziaria, con tanto di richiesta da parte dei pm per gli arresti domiciliari, che si sta svolgendo a Milano per presunta turbativa d’asta nell’ambito dell’inchiesta sul concorso di progettazione internazionale – in cui erano entrambi commissari – per realizzare nel capoluogo lombardo la Biblioteca europea d’informazione e cultura (Beic).

Come riporta l’edizione odierna de Il Secolo XIX, questa vicenda potrebbe influire in maniera abbastanza importante anche sul progetto di ristrutturazione dello stadio Luigi Ferraris che il Comune di Genova sta portando avanti con continui confronti tra Genoa, Sampdoria e la società interessata a rilevare l’impianto: Cds Holding.


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Infatti, lo studio di Boeri era stato il candidato numero uno per occuparsi del progetto, ma ora la sua situazione giudiziaria potrebbe costringere gli attori in campo a Genova a trovare una soluzione diversa. «Siamo estremamente dispiaciuti. Stiamo parlando di due architetti che hanno portato nel mondo la bellezza, la cultura e il sapere italiani. Questa notizia ci ha lasciato sgomenti. Dovremo valutare assieme alle società sportive e al Comune di Genova che cosa fare riguardo al progettista per lo stadio Ferraris», commenta Massimo Moretti, direttore generale di Cds Holding.

Ora sono in corso valutazioni, ma sempre con un orecchio a Milano per sapere se sono in arrivo importanti novità sulla posizione di Boeri. Un fattore importante sarà il tempo, visto che l’intenzione del Comune di Genova è quella di puntare a una ristrutturazione che rimetta in gioco il Ferraris in vista della selezione dei cinque stadi italiani che ospiteranno le gare di EURO 2032, edizione che l’Italia co-organizzerà insieme alla Turchia.

Se l’incarico fosse tolto a Boeri, bisognerebbe tornare sul mercato e valutare altri studi di architettura idonei a progettare la ristrutturazione del Ferraris, con conseguenza di allungare i tempi. Dall’altra parte, anche l’attesa che la situazione giudiziaria dell’architetto venga definita può rischiare di spostare tutto in avanti nel tempo. Insomma, da come la si guardi l’ultima novità su Boeri condiziona e non poco lo sviluppo che tutti gli attori in campo avevano in mente sulla situazione Ferraris.

Di sicuro c’è che bisognerà rivedere la tabella di marcia prospettata settimana scorsa. Infatti, dopo l’accordo sottoscritto fra Cds, Genoa e Sampdoria, era stata fissata entro marzo la presentazione di un’offerta vincolante al Comune da parte di Cds, per l’acquisto o la concessione dello stadio, con un progetto preliminare di restyling. Dopo di che l’amministrazione comunale avrebbe dovuto avviare una procedura a evidenza pubblica per verificare se sul mercato ci siano eventuali offerte migliori dal punto di vista tecnico ed economico.

Sponda Comune, il vicesindaco reggente, Pietro Piciocchi, non si sbilancia e sul progettista lascia il pallino a Cds: «La scelta del professionista è loro. Io ho molto apprezzato l’opzione per un grande archistar, perché esprime la cifra dell’operazione che vogliamo fare. Sarà una riqualificazione di altissimo profilo non solo dello stadio, ma di tutta l’area. Detto questo, starà a loro scegliere i professionisti. Noi vigileremo sulla qualità del progetto».

E’ possibile che una decisione venga presa dopo il 4 febbraio, quando sono fissati gli interrogatori preventivi dopo i quali il giudice per le indagini preliminari valuterà le richieste di arresto degli architetti. «Attendo il confronto con il giudice dell’indagine preliminare per chiarire la mia posizione – ha commentato subito dopo la richiesta degli arresti domiciliari da parte dei pm lo stesso Stefano Boeri –. Sono sorpreso e turbato».

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