Calcio Femminile Italiano
·19 de junho de 2025
Nora Heroum: l’equilibrio tra Women’s EURO 2025 e gli studi alla UEFA Academy

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·19 de junho de 2025
Abbiamo incontrato Nora Heroum, che di recente ha aiutato la Finlandia a qualificarsi a UEFA Women’s EURO 2025, per parlare di come concilia la carriera nella Sampdoria e lo studio: la calciatrice frequenta infatti lo UEFA Executive Master for International Players (UEFA MIP), un master biennale pensato per agevolare il passaggio dal campo ai ruoli amministrativi nel calcio.
È un sogno che avevo fin da bambina. Anche se è la terza volta che mi qualifico a Women’s EURO (2013, 2022), la sensazione è sempre la stessa, un onore incredibile. Il calcio femminile sta crescendo a livello mondiale, dunque questo risultato è ancora più significativo.
Giocando con mio fratello maggiore. I miei primi anni li ho trascorsi giocando con i ragazzi. Sognavo di diventare una calciatrice professionista e rappresentare la Finlandia e ora sto vivendo quel sogno.
Il mio preferito era Pavel Nedved, avevo sempre addosso la sua maglia della Juventus. Purtroppo all’epoca non conoscevo nessuna giocatrice perché il calcio femminile non si vedeva in TV. Ora, essere un modello per le ragazze è una delle parti più gratificanti della mia carriera.
La crescita del calcio femminile in Finlandia è stata notevole. Nel 2019 abbiamo raggiunto la parità retributiva con la nazionale maschile, segno dell’impegno della federazione a sostenere il calcio delle donne. Ora, molti giocatori finlandesi militano nei migliori club all’estero e le nazionali giovanili stanno ottenendo ottimi risultati. La partecipazione al calcio femminile ha raggiunto livelli mai toccati prima e abbiamo registrato un numero record di presenze alle partite della nostra nazionale.
Ho sentito solo parlare bene del MIP UEFA. Voglio restare nell’ambiente anche dopo aver giocato, contribuendo alla crescita del calcio femminile. Durante il mio tirocinio nella Federcalcio finlandese, Hannu Tihinen (diplomato alla prima edizione del MIP UEFA) mi ha incoraggiato a candidarmi. Non ero sicura farcela perché giocavo ancora, ma vedere Veronica Boquete (UEFA MIP 4) mi ha ispirato. Il sostegno che ho ricevuto dalla Sampdoria è stato incredibile. Senza la collaborazione della società non avrei potuto cogliere questa opportunità ed è per questo che le sono molto grata.
Bilanciare le due cose mi aiuta a fare bene in entrambe. Avere qualcosa da fare al di fuori del calcio mi mantiene concentrata e motivata in campo. Sono una persona attiva e mi piace imparare, il che mi permette anche di prepararmi per la vita dopo la carriera da giocatrice. È tutta questione di gestione del tempo.
È una domanda difficile, perché è stato tutto molto stimolante! Ogni lezione mi ha aperto gli occhi. Pensavo di sapere molto prima di iniziare il MIP UEFA, ma ho capito quanto c’è da imparare.
La mia passione è guidare la crescita del calcio femminile e creare opportunità per le ragazze. C’è così tanto potenziale per il calcio femminile e credo che la mia esperienza, la passione e la determinazione mi aiuteranno a dare un contributo importante.
La diversità porta a decisioni migliori e il punto di vista delle donne è essenziale per un ambiente più inclusivo e olistico. Le donne danno un contributo inestimabile, soprattutto quando si tratta di sviluppare il calcio femminile. Senza le donne perderemmo un pezzo cruciale del puzzle.
Noi donne ispiriamo le prossime generazioni in campo ma anche fuori. Opportunità come il MIP UEFA ispirano le prossime generazioni fuori dal campo. Creando opportunità di carriera nel management sportivo, la UEFA abbatte gli stereotipi e dimostra che la leadership nel calcio è per tutti.