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Alessio D'errico·02 de maio de 2025
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Alessio D'errico·02 de maio de 2025
Le prestazioni di Lamine Yamal impressionano sempre di più, partita dopo partita. Il fenomeno del Barcellona è probabilmente il calciatore del momento sia per status che per qualità e, data la giovane età, quanto già fatto e quanto ancora da fare, non è utopia ipotizzare che possa essere l'icona dei prossimi 15 anni (almeno) del calcio mondiale.
I numeri del talento spagnolo (che con la Spagna ha già vinto un europeo da leader tecnico assoluto), sono allucinanti e senza senso. La grandezza di Yamal, però, diventa ancor più imponente se si paragonano i suoi traguardi a quelli dei fenomeni precoci del passato. Ricordando che il classe 2007 deve ancora compiere 18 anni, cosa avevano combinato i suoi predecessori al compimento della maggiore età?
Lamine Yamal è a quota 100 presenze col Barcellona condite da 22 reti e una marea di assist. Ai 18 anni Leo Messi aveva raccolto 9 gettoni e siglato un solo gol. Tra i più precoci, presenti in tanti che hanno esordito proprio nel Barça e che dunque consentono un confronto diretto con Yamal.
49 presenze e 12 gol per Bojan Krkic, prodigio poi persosi per strada; i numeri migliori (distante comunque anni luce da Yamal) li ha invece Ansu Fati che a 18 anni aveva raccolto 41 presenze e siglato 13 gol.
Nel confronto non poteva mancare ovviamente Cristiano Ronaldo che a 18 anni giocava nello Sporting Lisbona (20 presenze e 5 gol). 27 presenze e 7 gol per Mbappé al Monaco mentre Karim Benzema 11 presenze e un solo gol nel suo Lione. Insomma: Lamine Yamal è un fenomeno generazionale e, al momento, i suoi numeri nel calcio moderno sono inavvicinabili.
Imprese simili rievocano i tempi antichissimi, quelli in cui Pelé a 17 anni e 249 giorni festeggiava la vittoria di un Mondiale dominato dall'inizio alla fine a suon di gol.
📸 David Ramos - 2025 Getty Images