Neres, l’arma segreta del Napoli: il suo impatto sulla scintillante fase offensiva azzurra | OneFootball

Non si tratta di semplice coincidenza. Quando David Neres ha preso posto da titolare nel Napoli, qualcosa è cambiato radicalmente nell’attacco azzurro. I numeri parlano chiaro: nelle ultime sei partite di campionato, il Napoli ha messo a segno ben 14 gol, con una media di oltre due reti a partita. Un rendimento che, fino a quel momento, sembrava irraggiungibile per la squadra di Antonio Conte, che pur vincendo, faceva fatica a segnare con continuità e a brillare sotto il profilo offensivo.

Neres, l’arma segreta del Napoli: il suo impatto sulla scintillante fase offensiva azzurra

L’utilizzo del classe ’97 come titolare ha innescato una trasformazione decisiva. Se prima il Napoli otteneva i tre punti con difficoltà, con l’ala brasiliana in campo la squadra ha trovato la propria identità offensiva. La pericolosità, che era latente, è diventata costante, e la squadra ha iniziato a segnare con una regolarità che mancava nelle settimane precedenti. Un esempio perfetto di questa rinascita si è avuto proprio contro l’Atalanta a Bergamo, dove il Napoli ha messo in mostra una brillantezza mai vista prima, dominando in attacco e dando spettacolo. La velocità, la tecnica e la capacità di Neres di saltare l’uomo hanno infuso nuova linfa alla squadra, che si è trasformata in una macchina da gol capace di essere letale in ogni situazione. Non è solo il numero di reti che il Napoli ha cominciato a segnare a impressionare, ma anche la qualità del gioco, con triangolazioni veloci, sponde intelligenti e movimenti che hanno messo in crisi le difese avversarie.

Il contributo di Neres, infatti, non si limita a un semplice miglioramento statistico. Il suo impatto va ben oltre il tabellino: è un catalizzatore di gioco, un elemento in grado di esaltare le qualità di tutto il reparto offensivo. La sua capacità di attirare su di sé l’attenzione dei difensori avversari ha aperto spazi cruciali per i compagni, permettendo a giocatori come Politano, McTominay e Lukaku di rendere al meglio. Grazie alla sua intelligenza tattica, l’ex Benfica è riuscito a rendere la compagine partenopea una squadra imprevedibile, capace di giocare in velocità e di essere difficile da fermare negli spazi stretti. Il risveglio dell’attacco del Napoli non è dunque un caso, ma il frutto di una gestione oculata e sapiente da parte di Antonio Conte, che ha scelto di dare fiducia a Neres e di inserirlo come punto di riferimento offensivo. La scelta del tecnico sta pagando, e il Napoli si ritrova ora con un attacco che, partita dopo partita, cresce in fiducia e in efficacia.

Andrea Alati

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